Ragazzi torno a casa e il virus della latitanza si
impossessa di nuovo di me… di fatto l’entusiasmo dei primi giorni si è già
belle che volatilizzato, pazienza…
Insomma è passato quasi un mese ed è tempo di tirare una
riga, di fare il bilancio di questa randagiata spettacolare! …temo la prima di
una lunga serie…
Il viaggio è stata una figata! Mi è proprio piaciuto e mi è
piaciuto farlo da solo. E’ la mia dimensione, non c’è n’è! Viaggiare da solo in
moto mi da quel senso di libertà che forse nemmeno il kayak mi dava. Insomma è
il mio ambiente, ci sono abituato, mi sento proprio a mio agio. D’altronde io e
il GS di strada oramai ne abbiamo fatta veramente parecchia insieme, e spero ne
faremo almeno altrettanta!
La Tunisia non è male, Ksar Ghilane merita senz’altro una
visita; il deserto visto da li non si dimentica. E’ proprio come nei film, un
mare di dune. Incredibile!
Altre sorprese del viaggio sono state città come Madhia, che
sinceramente non mi aspettavo. Le rovine romane di El Jem, e gli Ksur di Ksar
el Soultane, entrambi impertibili! La zona intorno a Matmata è molto bella e
merita un giro, come ASSOLUTAMENTE DA NON PERDERE è Sidi Mechrig. Se l’albergo
fosse stato aperto temo mi sarei fermato almeno due giorni. Se posso
permettermi qualche viaggetto l’ho fatto, nulla di che lo so, però non è la
prima volta che vedo una spiaggia in riva al mare… bè, è senz’altro uno dei
posti più belli che io abbia mai visto in vita mia! L’albergo in riva al mare,
la spiaggia deserta, il silenzio assordante e le rovina romane come sfondo…
incredibile!!!!!!!!!!!!!!
Che altro dire, le strade tunisine sono in buono stato anche
se generalmente con asfalto liso e sporco, a volte con qualche buca. Insomma in
Tunisia si va per viaggiare, assolutamente non per piegare. Al sud poi le
strade son fatte con il righello, quindi non se ne parla proprio di “guidare”.
I Tunisini in genere sono tranquilli al volante e guidano
con prudenza, solo una cosa: le frecce le usano gli indiani, non i Tunisini!
Normalmente non ne fanno uso, anche se le azionano comunque lo fanno con totale
casualità, senza voler realmente indicare qualche cosa. Altro discorso sono i
Libici (targa bianca) che si incrociano lungo la costa. Guidano come se non ci
fosse un domani! Sono dei pirati, prestate attenzione…
Continuiamo a parlare dei Tunisini… io non ho mai realmente
avuto “paura”. Sono incappato in una manifestazione a Tozeur che non mi metteva
molto a mio agio e a Ben Guarden non ripasserei volentieri perché mi ha dato
proprio una brutta sensazione. Tunisi poi non ne parliamo, non penso proprio
che ci dormirò mai più in vita mia!
Detto questo i Tunisini sono molto cordiali e salutano con
grande affetto e calore, nei centri abitati sembra di essere in un film: ti
salutano tutti! Ma per tutti intendo che in qualsiasi punto della strada c’è
qualcuno con la mano alzata che ti fa un cenno… non illudiamoci però. I
Tunisini non fanno niente per niente. Per loro siamo come un portafogli
viaggiante da cui sfilare dei soldi! Mica con la forza in modo aggressivo,
hanno capito che noi turisti siamo dei pessimi affaristi e per loro è
facilissimo abusare della nostra gentilezza o incapacità. Chiedete un
informazione? Un Dinar! Vi fermate a mangiare? Prezzo raddoppiato (per
turisti). E così via, è vero che stiamo parlando di cifre talmente irrisorie
che non vale proprio la pena fare discussioni, però a lungo andare questo
atteggiamento stanca.
Se posso permettermi
però vi lascio alcune indicazioni:
- -Chiedere sempre prima il prezzo del pranzo, in
caso contrario lieviterà inevitabilmente
- -Chiedere sempre prima comunque il prezzo di
qualsiasi cosa, per loro è normale contrattare su tutto, dico sul serio! Su
cose come alberghi e benzina c’è poco da fare, ma per tutto il resto…
- -Non chiedere informazioni a gruppi di ragazzi o
ragazzini e se possibile non fermarsi davanti ai bar, i Tunisini possono
diventare molto insistenti… troppo insistenti… e la situazione può diventare antipatica,
soprattutto se hanno bevuto
- - Mantenete sempre la calma e contrattate.
Rispondete garbatamente e normalmente tutte le situazioni si risolvono senza
inconvenienti. Rimanere freddi e parlare con un tono di voce tranquilla aiuta
sempre, se possibile non scendete mai comunque dalla moto e siate pronti a
ripartire celermente!
- -Le borse della moto hanno un solo stato: CHIUSO.
SEMPRE! Che siate in moto o stiate mangiando un gelato non infrangete mai
questa regola. Non lasciate nulla sulla moto che non siate disposti a perdere.
- -Se potete portatevi un po’ di caramelle e
qualche penna, nei paesi rurali i bambini ci vanno matti. Le mie Ricola erano
richiestissime, purtroppo l’unica penna che avevo se l’è grattata un doganiere
all’arrivo, un vero prestigiatore, bravissimo! Le caramelle sono i “bonbon” le
pene “stilò”.
- -Non abbiate paura di dire no grazie, un rifiuto
deciso ma cortese è molto meglio accetto che ignorare l’interlocutore. Secondo
la mia esperienza una buona serie di 6 o 7: “no grazie, non mi interessa” è
sufficiente a scoraggiare la maggior parte dei venditori
- -Non toccate mai nulla di quello che viene
proposto, nel momento in cui lo toccate ci si aspetta che acquistiate il
manufatto… qualsiasi esso sia
- -Se qualcuno in città, per caso, si offre di
accompagnarvi perché sta facendo la vostra stessa strada sappiate che si
aspetta poi di essere pagato, 5 dinar circa… se non volete compagnia siate
molto chiari e ditelo subito. Guardate che sono molto bravi a fregarvi, siate
decisi!
Bè insomma, avete capito…
Cerco di concludere con due note sull’abbigliamento e
simili.
Tunisia in maggio: 26 gradi circa. Ho avuto un giorno di
grande caldo, 36°. Per il resto clima mite e niente pioggia.
Zanzare poche ma insetti vari a bizzeffe. La
benzina si trova ovunque con facilità, io non ho mai avuto bisogno di comprarla
dagli “abusivi” a lato strada, amici lo hanno fatto e non hanno avuto problemi.
Non andate in Tunisia con gomme particolarmente morbide, l’asfalto se le
mangerà! Una sana gomma come le Heidenau K60 Scout per me è il massimo,
oltretutto anche su strada bianca va bene. In alternativa, per me, Michelin
Anakee2, sempre valide. Poi… se avete un casco modulare e tira vento lo rovinerete
causa sabbia portata, meglio un integrale. Se avete una maschera da enduro
portatevela… male non fa, soprattutto in caso di vento. Io sono andato con il
completo Durban di Alpinestars, semplicemente perfetto! Anche con 36°. Anche
gli stivali erano dei Durban, ho messo quelli perché in caso di guida in piedi
sulle pedane rimangono abbastanza comodi, se però non avete velleità
fuoristradistiche potete puntare anche a qualche cosa di più leggero.
Irrinunciabile il camelback, ne trovate anche in Decathlon a 16€, credetemi
sono ben spesi.
Cifre: io ho speso circa 800€ in contanti per benzina, vitto
e alloggio. A questi bisogna aggiungere 80€ di assicurazione medica e 500€ di
traghetto (prenotato all’ultimo minuto).
Per viaggiare: io sono abituato con la Lonely Planet. Per me
utilissima. Oltre a questa avevo una cartina mediocre della Tunisia su cui
avevo segnato alcuni punti GPS. Occhio che google maps ve li da in decimali e
il Garmin li vuole in sessagesimali. La cartina per il Garmin non l’ho trovata…
ma non ne ho sentito particolare bisogno. Le pietre miliari sono generalmente
presenti e i cartelli stradali sono buoni, le uniche cose che non sono mai
segnalate sono le attrazioni turistiche, per il resto no problem. Io sono
partito senza aver prenotato nulla e non ho avuto particolari problemi. Alcuni
alberghi erano chiusi a causa della bassa stagione, però ne ho trovati sempre
di segnalati sulla Lonely dove poter dormire.
Lingua: io conosco un po’ l’inglese, ma in Tunisia è poco
parlati. Alla fine delle due settimane sapevo 4 parole in francese con le quali
mi arrangiavo sempre. La maggior parte dei Tunisini capisce comunque anche
qualche parola di Italiano. Soprattutto lungo la costa.
Che dire… concludo che mi sono veramente dilungato fino allo
spasimo.
Grazie a tutti quelli che hanno visitato il blog e che hanno
lasciato commenti (anche a quelli che non ne hanno lasciati né ;-) ) e o che mi
hanno mandato messaggi mentre ero in viaggio. Sono sempre molto apprezzati…
Grazie a Flavio, al Gotta e a mio Zio Franco per il supporto
e i messaggi di incoraggiamento
Grazie alla mitica concessionaria BMW Valli Motorrad di
Mariano Comense per l’ottimo lavoro di manutenzione eseguito in questi anni sul
GS e soprattutto per il supporto emotivo.
Grazie ai miei che hanno capito e mi hanno comunque
supportato in questa randagiata
Grazie al GS che mi ha accompagnato e mi ha anche riportato a casa!!!
Rimanete sintonizzati che ne sto partorendo altre…
Ciao a tutti
Maurizio
gran belle foto, gran bel giro...e anche gran bel post! complimenti riva :)
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