giovedì 30 giugno 2011

Tornato...

So che non è il primo post ed è passato qualche giorno, purtroppo non sono riuscito a
postare prima.

Comunque esperienza fighissima! Soprattutto per
la compagnia.

E' stata davver una bella avventura, con momenti anche tosti (la sera del sabato ero veramente distrutto) ma la cosa che ricorderò di + sono le facc
e impolverate e sorridenti di chi a condiviso l'avventura con me. Tra cui...

Il Francese:



Gianluca:


E il Garafox:


Insomma una bella randagiata...

Tengo comunque a dire che abbiamo trovato un paio di punti con molta neve, da cui abbiamo fatto veramente fatica a passare. Se volete andarci anche voi a breve aspettate ancora qualche settimana.

se volete + info scrivetemi

Maurizio

SS 36

Ma è mai possibile che debbano riasfaltare il giovedì mattina alle 9?!?!??!

Stamattina un disastro... meno male che ero in moto

Maurizio

giovedì 23 giugno 2011

V. D. S.

Ebbene si domani si parte!!! Sperando che vada meglio dell'anno scorso... quando quel cesso del KTM mi ha lasciato a piedi!

Ci rileggiamo al ritorno!

Maurizio

martedì 21 giugno 2011

venerdì 17 giugno 2011

Dordona

Martedì 14, in serata, insieme al Fede (orai mia guida enduristica spirituale) e a Paolo (affettuosamente soprannominato "il Figlio di Satana" per il manico pazzesco e la dedizione con cui apre sistematicamente il GASSS) ci siamo sparati un enduratina serale con conclusione a notte fonda...

Partenza da Lecco verso le ore 19, procediamo dritti verso Morbegno e poi ci arrampichiamo verso il Dordona.

Il Dordona è un passo che collega Morbegno a Foppolo raggiungendo quota 2100mt (circa), penso siano una quarantina km di sterrato percorribili agevolmente con fuoristrada 4X4 e moto da enduro. Lo si può provare anche con i bicilindrici, però sul versante di Foppolo c'è un passaggio in mezzo a una serie di pietroni che potrebbe mettere in difficoltà anche motociclisti con una certa esperienza. Con i mono invece si va via in allegria e abbastanza agevolmente.

Bè, siamo rimasti all'arrivo a Morbegno. Dopo una rapida sosta attacchiamo la salita.... due curve e mi trovo (come al solito) da solo, i miei due turbo compagni di viaggio spiccano il volo... e io non ho ne manico ne voglia di provare a mantenere il loro passo (sia chiaro non ci riuscirei mai comunque). Dopo qualche km di salita a tornanti su asfalto/cemento inizia lo sterrato vero e proprio. Nei giorni precedenti aveva piovuto parecchio quindi troviamo diverse pozze e rivoli che attraversano la strada. La stessa non è affatto impegnativa, c'è solo un po' di fango e qualche canale lasciato dal passaggio di mezzi pesanti impegnati nel sistemare la strada... nulla di che insomma.

Rapidamente (per quanto mi è possibile) raggiungiamo il passo. La vista è spettacolare e la soddisfazione non manca. Rapido giro alle trincee residuate della Linea Cadorna e frugale spuntino a base di panini e poi via! Alla volta di Foppolo. Ecco, non fatevi trarre in inganno dai pochi km di discesa, questo versante è quello + difficile da percorrere, causa i numerosi sassi molto smossi. Raggiungiamo comunque Foppolo verso le ore 22. Cerchiamo un benzinaio e ripartiamo alla volta di Morbegno... ma! Il fattaccio! Fede si ferma ad aspettarmi e perdiamo contatto con Paolo che era poco + avanti di noi. Per una serie di circostanze che hanno dell'incredibile ci perdiamo e riusciamo a risentirci al tel quando io e Fede stiamo già salendo verso il passo. Fede parla con Paolo che ci dice "vi aspetto su..." o almeno così noi capiamo. Sta di fatto che dopo aver ampiamente scollinato decidiamo che forse non ci aspettava così "in su". Ripercorriamo la strada a ritroso con molta attenzione, pensando che forse Paolo...

Riscolliniamo (e tre...) e proviamo a chiamarlo. Il telefono squilla e Paolo ci comunica che ci aspetta all'inizio della salita da Foppolo. Decidiamo di rimanere fermi e di attenderlo sulla strada sterrata. Tutto sembrerebbe finalmente concludersi felicemente ma no! Il mitico TT600 del nostro decide di piantarci in asso! Paolo ci richiama e lo raggiungiamo nell'arco di pochi minuti (oramai la strada la sappiamo...). Dopo un sano 45 minuti di smonta qui... controlla li... dai che riparte (e da li l'ennesima trentina di spedalate con relativi moccoli di Paolo...) decidiamo che il TT, per quella sera, ne ha abbastanza.

Mestamenre rientriamo in 3 su due moto, con Fede che da lezioni di guida in due su un dominator tassellato e asfalto bagnato. Sempre gran manico...

Bè, ritorno dalla Val Taleggio per il Culmine di S. Pietro (in notturna alla 2 di notte!!!). Poi Lecco e finalmente a casa...

Insomma un'avventura, penso che ci siamo divertiti quasi tutti (Paolo mi sa di no) e comunque il Dordona merita davvero!

Maurizio

Casco ben allacciato!

Ieri sera a Milano presso la Unionbike in via Tolstoi si è tenuta la presentazione del nuovo libro di Nico Cereghini "Casco ben allacciato".

Ne avevo letto su moto.it e non me lo sono lasciato assolutamente scappare.

Bè per me è stato un momento molto emozionante, vedere dal vivo il grande Nico, Luchinelli, e NIENTEPOPODIMENO che Roberto Ungaro... non è roba da tutti i giorni.

Ovviamente Nico è stato all'altezza della sua fama, gentilissimo e simpaticissimo con tutti. Ha riso e scherzato con Porta e Bonera parlando di campioni di oggi e di ieri e anticipando alcuni aneddoti raccontati poi nel suo libro.

Al momento fatidico dell'autografo sono riuscito a scambiare due parole con lui, ricordandogli una sua prova di un trial che concludeva inabissandosi in un torrente e affermando "ricordate però, la moto non è un tonno". Saranno passati vent'anni ma tutte le volte che ci ripenso rido da solo.

Ci siamo salutati con una vigorosa stretta di mano, che non dimenticherò per un pezzo. Che dire? Un incontro con Motociclisti Veri. Un emozione.

Maurizio

lunedì 13 giugno 2011

E tutto ebbe inizio

Perchè... la domanda principe è "Perchè?". Chi te lo fa fare di iniziare a tenere un blog e soprattutto "a cosa serve?". Alla prima domanda forse una risposta me la sono data, alla seconda... assolutamente no. In passato ho contribuito anche parecchio ad altri blog. Il più importante è stato senz'altro LarioSeaSayak, un blog con un tema ben preciso (il kayak da mare) e con regole ben definite, un post alla settimana possibilmente bilingue. Non ero il solo a scrivere... ma penso di poter affermare senza timore di essere smentito, di essere stato l'autore più continuo e prolifico.

Questa volta è diverso, questo blog parla e parlerà solamente del sottoscritto; dei suoi interessi e delle sue passioni presenti e future. Ma perchè BabboSpinazza?

Questa è una domanda che mi avranno fatto almeno 200 volte negli ultimi anni.

Nel Febbraio 2004 sono approdato in una azienda informatica molto dinamica, giovane e stimolante, con sede a Busto Arsizio. Da brava "spina" con poca esperienza e skill (quantomeno rispetto ai miei colleghi) fui destinato a un sano lavoro da... "spina". La migrazione dei Client in una all'ora famosa banca d'affari di Milano. Insomma il lavoro richiedeva un skill medio/basso (diciamo pure basso) ed io ero già un pò avanti con gli anni, soprattutto per l'età media dell'azienda. Questi due fattori, uniti alla perfida inventiva dell'Ariete e di Elisa portarono alla creazione del nick "BabboSpinazza". Qunndi Babbo per l'età (in azienda a quell'epoca ci si aggirava intorno ai 25-26 anni di media e io ne avevo 28) e spinazza... perchè ero semplicemente spinazza, cioè un neo assounto. Tengo a far notare che il clima all'epoca era tale per cui certi sistemisti "con la pelle spessa" considerati Senior, potessero arrogarsi il diritto di non degnare di un saluto le "spine" come me.

Cercherò comunque di non dilungarmi ulteriormente, il fatto è che nel corso degli anni questo soprannome mi è rimasto incollato addosso... ed oggi la cosa mi è anche di una certa soddisfazione.

Come avrete intuito non ho il dono della sintesi, spero comunque che questo blog sia una piacevole lettura.

Maurizio "BabboSpinazza"