Il mio Treffen è iniziato martedì sera, cercando di preparare le borse. Gus mi guarda incredulo e po cerca di aiutarmi come meglio può (a fare casino, lui non sa che sono bravissimo da me). Il tutto culmina con l'imballo del materassino, che sgonfiandosi fa rumore. Per lui una attrazione irresistibile, il tutto si traduce con una serie di agguati e finte al materassino stesso "No Gus no! Fai il bravo! Ho detto no!!!" verso mezzanotte riesco a mettere via tutto quasi integro...
Partenza giovedì mattina all'alba, io e Maurizio ci troviamo sotto casa mia, il Boss fuori dalla dogana, siamo solo noi tre. Grande assente (giustificato) il Cecco, che da qui in poi, causa dovuto perculamento, diverrà "la Cecca".
La temperatura è abbondantemente sopra la media, solo verso il San Bernardino il termometro scende sotto zero, -5... siamo preparati.
La svizzera trascorre paesaggisticamente piacevole ma noiosa. Ci fermiamo in Austria per le vignette e via verso le Autobhan! Apenna arrivati sul germanico suolo il Boss prende la testa del gruppo e inizia ad elargire ampie manate di gas, ci accorgiamo subito che qualcosa non va, la moto di Maurizio sbacchetta troppo, anche a velocità da codice italiano... qualcosa non va, probabilmente a causa degli ammo un po' "arrivati". Procediamo quindi con maggior prudenza, ma sempre di buon passo.
Tutto è verde e ci sono tipo 13 gradi... incredibile, La meteo dava queste temperature ma io non ci volevo credere.
CI fermiamo alla solita area di servizio prima di Monaco e decidiamo di prendere una birretta da asporto, mi ero fermato qui anche con il Tazza ed era finita allo stesso modo...
Nota di cronaca, la tre litri di birretta verrà prontamente prosciugata appena arrivati in buca, in totale dileggio della Cecca.
Riprendiamo la strada e per tutti i 100 e rotti km che separano Monaco dalla Buca non faccio altro che elaborare una fantastica (e irripetibile) canzoncina di perculamento sempre per il nostro fraterno amico che quest'anno ci ha paccati. Tutto verte sulla sua mancanza di maschiezza e sui suoi tentennanti gusti sessuali. Non posso scrivere altro, so che mi sta già odiando.
Arriviamo in buca sotto una pioggerellina sottile che non cenna a diminuire. Montiamo tutto sotto l'acqua dando prova di essere ormai davvero affiatati e con le idee chiare. Prima di partire ne parlavo con lo Sgamba, mi diceva: ti vedo un po' troppo tranquillo per questo Treffen. Bè... io ormai posso dire di essere abituato, e comunque partire con veterani motociclisti del raduno è tutta un altra cosa. Ormai siamo organizzatissimi, in 3 ore abbiamo sistemato tutto. Scaricato le moto, fatto il campo, acceso il fuoco e cotto i primi spiedini... che vuoi di più dalla vita? Il Tocca!!!!!
Il nostro N°10 (calcisticamente parlando) si presena in buca con classe cristallina! Scende con il cappone fino a pochi metri dalle tende, scarica tutto, monta la tenda, ci fornisce riparo dalla pioggia grazie a una sua tenda e poi si aggiunge al gruppo dando da subito prova di essere uno di noi. Cavallo di razza!
Che cosa posso aggiungere? Anima del gruppo! Gli occhiali da enduro con i buchi chiusi con il nastro isolante poi....
La serata scorre tranquilla intorno al fuoco, immancabile il brindisi al Tazza con il primo bicchiere di grappa e un sms allo Sgamby che è sotto i ferri per una piccola operazione. Dai giovane che l'anno prossimo non la scampi! In tutto questo il perculamento nei confronti della Cecca continua incessante.
La buca di notte è sempre uno spettacolo. Per me non fai il Treffen se non dormi in buca. L'atmosfera è magica...
Ma poi perchè sto Treffen? Che senso ha? In molti mi chiedono che cosa ci trovi. Maurizio ha detto che in buca ci entri tu, ma il tuo cervello rimane fuori... possibile. A me piace questo raduno (ed è l'unico a cui vado) perchè quando sei li è una dimensione parallela. Tutto è ridotto all'essenziale, come le poche cose che puoi portare in moto. Vuoi qualche lusso? Devi giocare di squadra, altrimenti non hai spazio. La buca ha un effetto livellante, qui siamo tutti uguali: non conta niente nessuno. Qui le differenze culturali, idelogiche e di ceto sociale spariscono; conta solo stare insieme intorno al fuoco e tirare tardi fino a quando la grappa ti dice che è ora di andare a dormire. Potrà sembrare un qualcosa per deviati mentali, per "disadattati" come piace dire a me; probabilmente è vero. Con la franchezza che mi è propria non me ne può fregar di meno. Le condizioni ostili, il freddo, la mancanza di comodità e la necessità di condividere con gli altri quello che c'è ti costringono a "gettare la maschera" e a tirare fuori un po' della tua vera natura. Insomma per me è un momento che ti mette a nudo e ti costringe a confrontarti almeno un po' con te stesso e con i tuoi compagni di viaggio. A me basta e avanza.
La mattina del venerdì (dopo la prima notte in buca) ci svegliamo freschissimi, soprattutto io e il Boss. La presenza della bottiglia di grappa vuota da una nuova luce al nostro mal di testa.
La giornata scorre tranquilla tra una birretta e una discesa in buca. C'è molto fango, ma non come l'anno in cui sono venuto con il Tazza.
Verso la fine della giornata recuperiamo anche Max Paura, Lo Sbirro e Big. tre disadattati di Classe all'ottavo treffen. Rimaniano daccordo di rivederci in serata ma... mi sa che la grappa stavolta ha colpito loro ;-).
La serata scorre tranquilla, domani dobbiamo arrivare a Bolzano e cerchiamo di uscirne vivi.
La mattina dopo foto di gruppo sotto l'nsegna del Treffen, come da tradizione, e poi iniziamo a smontare lentamente il campo.
Il Tocca qui ci regala un'altra delle sue perle. Monta le catene al Kappone e risoluto (con un po' di spinta) attacca la salita. Qui da una vera e propria lectio magistralis di inioranza applicata alla manetta del gas: fango su marte! Ovviamente con cappello da vichingo messo di traverso a mo di cresta punk! Inimitabile!!!!
Cerco di aspettare Ambro, purtroppo però lui è un attimo in ritardo e noi dobbiamo andare. Lascio al Tocca un cappello per lui, ho visto dalle foto su Facebook che lo ha ricevuto ;-)).
Uscendo dalla buca trovo anche Federico, il ragazzo a cui ho venduto l'HP2. Un cavallo come lui al Treffen non poteva mancare! Stupidamente non faccio una foto con lui.
Insomma si riparte, stavolta con le moto decisamente più scariche. Maurizio sembra avere molti meno problemi con gli ammo e i GS volano veloci sulla calda Autobahn tedesca. Puntiamo decisi in direzione Bolzano, dopo Monaco iniziamo ad incontrare tantissimo traffico. Ci fermiamo a fare benzina e ci vuole una mezz'ora abbondante... finalmente verso Innsbruck la strada si libera e saliamo veloci verso il brennero. Le temperature continuano ad essere elevate e a me francamente questa cosa non dispiace nemmeno un po'! Io inizio a prendere la mano sulle Heidenau, a scendere dal Brennero entro nella mia dimensione, ci sono 6gradi e mi diverto come un matto a pennellare le curve del passo. Qui mi ritrovo con il mio GS che nell'ultimo anno ho colpevolmente trascurato... ci manca una bella randagiata spessa per tornare davvero in sintonia, purtroppo (o per fortuna) Gustavo ha cambiato le cose molto più di quanto mi aspettassi... vedremo che novità porterà il futuro.
Quasi arrivati a Bolzano Max e il Boss si sentono al tell. Io dal casco ho smontato tutto, mi manca un po' la musica ma almeno mentre sono in moto cerco di disintossicarmi dal telefono.
Aspettiamo Max e soci all'uscita dell'autostrada e poi andiamo insieme verso l'albergo. Doccia veloce e via verso la Paulaner Stube!
Notare lo strepitoso "outfit" del nostro Max Paura! Ah... lo chiamano Max Paura per come va in moto, fate vobis.
La sera finisce tra una birra e un racconto, i nostri tre giovini amici ci narrano le loro avventure giovanili... se un terzo solo fossero vere c'e da farsi venire i capelli bianchi!
Rientriamo il giorno dopo con relativa calma e un sottile velo di malinconia. Io arrivo a casa e smonto tutto, Gustavo quando mi rivede si lancia in 15 minuti di orologio di salti, leccate, scodinzoli e chi più ne ha più ne metta.
Chiedo scusa se taglio un po' corto ma devo andare a perculare il Cecco, anzi no scusate La Cecca dal vivo e mi sta venendo tardi.
Che dire quindi del Treffen? Bello, eravamo in pochi... come da tradizione. Clima caraibico davvero, tutto il raduno abbondantemente sopra zero... roba mai vista. L'anno prossimo se continua così le tassellate non le monto nemmeno più e vengo con il sacco a pelo estivo! Ho poi sentito Ambro che mi ha detto che la domenica hanno però trovato neve. A noi è andata bene ;-)
Saluti a tutti e a presto!
Maurizio