sabato 31 dicembre 2016

31/12/2016 - Chefcheouan



Risveglio tranquillo sul traghetto e ultime chiacchiere con i nostri compagni di viaggio. La nave arriva con insolita puntualità a Tangeri Med verso le 13, poco prima sfiliamo sulla nostra destra la Rocca di Gibilterra avvolta tra nuvole basse... questa volta non è nel nostro itinerario, dovrà aspettare.
Salutiamo gli amici appena incontrati e ci dirigiamo verso Chefcheouan, a circa 150km da Tangeri Med. La strada non mi è nuova, sono passato di qui l'ultimo giorno d'africa del giro a Dakar... e il primo del Marocco dell'anno prima. Quanti ricordi...
Le macchine stracariche se la cavano alla grande sulla strada tortuosa verso Chefcheouan, l'ultima volta pioveva ed era pattinaggio artistico...
Troviamo quasi subito la casa prenotata su booking... senza riscaldamento e con un'acqua calda nominale... pazienza, i paesaggi di oggi ci consolano delle scomodità.


Bambi è già di la a preparare cose, si spera commestibili. Gli altri mi aspettano per cena e purtroppo per un post più lungo dovrete attendere. Buon anno a tutti voi nel vecchio continente, per noi qui il bello inizia domani.

A presto

Maurizio

30/12/2016 - in traghetto


Io ho un brutto carattere, va bene. Ma qualcuno mi spiega come si fa a fare una foto così?!?!?!? (che ovviamente non ho fatto io). Pazienza...
I giorni di traghetto sono trascorsi un po' noiosi, causa mancanza di tempo cronica ho dovuto completare le ultime cose in nave e questo mi ha privato dei due usuali giorni di svacco prima della partenza, quelli in cui uno ricarica un po' le batterie... Il pomeriggio poi è andato tutto per cercare di rimettere in ordine le tracce raccolte negli ultimi mesi. Pazienza... se tutto va bene sto periodo del cavolo è finito e adesso dobbiamo pensare solamente a goderci le ferie.

Come sempre abbiamo fatto incontri piacevoli in nave, addirittura ho riincontrato Davide e sua moglie che avevo incontrato anni fa a sud del Marocco. Paolo e Magda (anche loro su GS) sono di Milano e una rimpatriata al rientro non può mancare.

Maurizio

giovedì 29 dicembre 2016

29/12/2016 - Imbarco a Genova


Ebbene si ce l'abbiamo fatta! Dopo una corsa pazzesca ci siamo imbarcati. Lo Sgamba è decisamente sul pezzo, la Lau sta prendendo il ritmo, Bambi... va bè si impegna.

Il Disco da guidare è un po' un disastro, molto carico, però le modifiche effettuate (di cui prima o poi vi parlerò) hanno sortito l'effetto desiderato. Il Pajero dello Sgamba invece sembra essere perfetto, meglio così.

Abbiamo fatto una corsa per prelevare perchè non avevamo molti contati, però ce l'abbiamo fatta. L'imbarco è sempre il solito, mi sembra ci sia meno gente delle altre volte... quanti ricordi a questo imbarco. C'è un gruppo di motoexplora che mi fa un po' tenerezza. Tipo 40 moto con furgone di assistenza... piuttosto vado a lavorare.

Ci sono un paio di camion da deserto che avrebbero fatto la felicità di Chicco e del Pagani. Per me però sono troppo grossi, non mi attirano. Lo Sgamba è sul ponte a telefonare alla morosa... io ora vado ad ordinare due birre con la Lau.

Nota di colore non ho modificato il messaggio dello spot. Porca miseria... la nave si sta muovendo, spero di fare ancora a tempo...

Ci leggiamo domani

Maurizio

E si parte


E va be insomma ce l'abbiamo fatta. Al termine di una giornata (periodo) infernale siamo riusciti a incastrare tutto... e poi alla fine quello che non c'è non serve. Non ho ancora chiuso la borsa da viaggio, cosa che notoriamente mi fa incaXXare come una iena. Odio tirarmi all'ultimo con i preparativi... e sul traghetto dovrò rivedere buona parte delle tracce, soprattutto quelle più a nord. La Lau stasera è stata travolta dai sensi di colpa, tipo "ommioddio potevo fare qualcosa di più" è stata quindi prontamente arruolata ad inserire i numeri di notifica sullo spot... lavoraccio che qualcuno dovrà pur fare.
Il Disco è dai miei quasi completamente carico, mi mancano solo due borse e la cucina. Lo Sgamba mi ha chiamato oggi, dicendomi che se per caso avessi dimenticato anche solo un pacchetto di sigarette difficilmente troverebbe posto sul Pajero. E vabbè toccherà al Disco metterci una pezza...

Oggi ho salutato Gus con un groppo in gola. Due anni fa pensavo che tutti quelli che mettevano su facebook foto di cani fossero dei pirla. Chi ha presente la mia foto profilo sa che ho cambiato idea.

Devo ancora ricollegarmi dal Marocco per lavoro, la cosa mi indispone in maniera netta e decisa. Questa situazione deve finire. L'importante comunque è che domani partiamo. Moralemente sono vicino al mio collega Fabio (Il Conte) che anche domani rimane al fronte.

Ci rileggiamo dal traghetto

Maurizio

martedì 27 dicembre 2016

Marocco arriviamo!


Questo post doveva intitolarsi "Voglia D'Africa" ed aprirsi con la foto delle tre guide Gandini che finalmente, dopo anni di desiderio, mi sono comprato ( https://extrem-sud.com/ ). Poi avrebbe dovuto avere il titolo di "prove generali" perchè il ponte dell'8 dicembre io la Lau e Gus siamo andati a randagiare per la toscana per provare il Disco (di cui avrei tanto voluto parlarvi) e verificare che tutto sia abbastanza a posto..... poi mi sono fumato alla grande il post natalizio che una volta mettevo sempre; e oggi, con la macchina già mezza carica, sono qui a raccontarvi che tra due giorni partiamo per il Marocco. Si partiamo! Stavolta si va a randagiare in compagnia. Siamo la Lau, lo Sgamba, Bambi ed io... un bel cambio rispetto alla scorsa volta in Africa eh? E ci vado pure in macchina! Incredibile... purtroppo ho deciso di non portare Gus, è un paese islamico e lui non è il benvenuto. Mi mancherà come l'aria ma so che starà benissimo, prendendo pieno possesso del divano dei miei. Penso che ingrasserà di più del sottoscritto nel periodo di natale. Amen, andrà così. Oggi con un po' di magone ho salutato anche il GS... questa volta deve proprio andare così. La prossima si vedrà.

L'idea è di scendere lungo il confine con l'Algeria (prima Chefchaouen, Midelt e Boudnib) passando per Merzouga, m'Hamid, Akka, Assa per arrivare a TanTan. Da li risaliamo lungo la costa per poi arrivare a Marrakech.

Insomma siamo tutti carichissimi e per molti questo viaggio è una novità assoluta. Vedremo come funzionerà il gruppo. Di sicuro avrò moltissime cose da raccontare, visto che non ho detto nulla ne dei mezzi ne dei dettagli del tragitto.

Lo Spot è già stato collaudato, quindi come sempre "stay tuned"... e buone feste a chi rimane in Ita.

A domani

Maurizio

mercoledì 26 ottobre 2016

BSTreffen 2016 - Giorni 2 e 3



E così ripartiamo, freschi e riposati, verso Andechs. La Baviera è bellissima e non c'è una nuvola in cielo, dall'Italia giungono notizie di piogge torrenziali... il clima qui è fantastico.

Il giro di oggi motociclisticamente non è nulla di entusiasmante, di fatto un trasferimento "allungato" verso Andechs appunto. Ci fermiamo in un paesino bellissimo di cui non ricordo minimamente il nome, purtroppo perdiamo il Grotta e lo Sgamba che hanno proseguito. Ci ricongiungiamo giusto per condividere la parte rimanente dell'itinerario.


Ecco una tipica foto da disadattati in posa...


Uscendo dal paese troviamo anche uno dei famosi castelli di Re Ludwig II di Baviera. Siccome ci diamo anche un aria da visita culturale vi lascio l'indirizzo di Wikipedia:

https://it.wikipedia.org/wiki/Ludovico_II_di_Baviera

Il Boss dice anche che da dietro il castello è molto più bello, noi però siamo un po' stufi e puntiamo verso Andechs.
Riprendo la testa della carovana e tutti insieme ci dirigiamo verso l'hotel prenotato da casa. La strada scorre un po' monotona e troppo dritta tra la bellissima Baviera. Ci fermiamo per un caffè e si avvicina un Teutonico locale con maglietta KTM. Divora letteralmente con gli occhi i nostri bellissimi GS... e lo capisco bene! Purtroppo lui non parla inglese e il mio tedesco si ferma al necessario per ordinare due birre, quindi la nostra conversazione rimane veramente sul basico. Ci lasciamo e ci augura "Guten Fahrt" (buon viaggio). Un motociclista è sempre un motociclista...

Arriviamo all'albergo abbastanza presto, doccia per tutti e poi in taxi (dopo una salubre pennichella) verso Andechs. Che cosa posso dire di questa serata sobria e tranquilla....


Direi nulla. Anzi una cosa: quel cavallo del mio omonimo Maurizio si è guadagnato sul campo il soprannome di "Tanio", in onore della mitica, anzi olimpionica, Tania Cagnotto. Perchè? Per un gesto atletico (e non solo) degno di un atleta di caratura INTERNAZIONALE!!!

Ci svegliamo freschi e riposati, più o meno come dopo aver corso la marathon de sable, sete allo stesso livello. Il Cecco distribuisce analgesici come pillole miracolose... A resurrezioni avvenute montiamo tutti in moto per una giornata di pieghe da ricordare.

Facciamo una prima tappa a Garmisch, caffè e saluti. il Gotta e lo Sgamba proseguono dritti per l'autostrada, noi altri passo Resia, Forno, Maloja e poi a casa.



La foto di gruppo non poteva mancare... venuta bene eh?! :-(


E la mitica foto del Resia...

Sulla strada ognuno tiene il suo passo. Spesso io e il Boss allunghiamo un po', lui è senz'altro il pilota più veloce del gruppo; probabilmente anche il migliore, senz'altro il più completo. Tanio (da qui in poi Maurizio ti tocca) non si è ancora ripreso del tutto dal passaggio dall'Africa Twin, però questo giro ha dato prova di... ma diamo tempo al tempo. Il Cecco ha sempre guidato benissimo, glielo riconosceva anche il Tazza. Pennella le curve, mai una sbavatura, ma non va di fretta. Non gli frega nulla di dargli il gas. Va in giro a passeggio e gli va bene così e personalmente ben me ne guardo dal fargliene un appunto. Carlà sta ancora prendendo la mano sul Ducati... diamogli tempo ;-).

Come dicevo sul passo del Forno allunghiamo un po' io e il Boss, ci ricompattiamo per percorrere l'Engadina e allungo io sul Maloja bagnato in discesa. Aspetto Tania verso il rettilineo prima di Vico Soprano e mi preparo a fare due belle pieghe. Tra me e me penso di rifilare qualche bel metro al mio socio e invece... porca miseria Maurizio stacca forte! (non io, Tanio...) Ma proprio forte! Riesco a tenerlo dietro ma non ne ho un pelo di più di quello che metto a terra. La prossima volta lo lascio passare e guardo come fa il maledetto... Come dicevo sta prendendo rapidamente la mano. Grande!

Dopo Chiavenna ci fermiamo per i saluti. Da qui ci dividiamo, alcuni scenderanno per la 36, altri lungo il lago a ovest. Purtroppo un altro bel giro è finito... malinconia... fa niente, guardiamo al prossimo!

Purtroppo un traffico intenso rischia di rovinare un po' il rientro. L'akrapovic e un po' di malizia da parte di tutti non ci fanno perdere troppo tempo.

Insomma che dire? Nonostante la latitanza di alcuni elementi portanti ci siamo comunque molto divertiti. Nel frattempo mi sono ricordato ora che non mi hanno ancora consegnato gli adesivi. Porc...

Maurizio

martedì 18 ottobre 2016

BSTreffen 2016 - l'autogestione! - Giorno1



Bè dovevamo cambiare qualcosa con l'ennesima edizione del BSTreffen... di fatto non abbiamo cambiato praticamente niente;-)

Il Cecco e il Boss si sono offerti di organizzare il giro di quest'anno, soprattutto per mancanza di idee del sottoscritto. Quindi tanto per cambiare dove siamo andati? In baviera ovviamente! Come la tradizione richiede direi... ed è andata anche alla grande!

Ma andiamo con ordine. Fino a due giorni prima della partenza avrei dovuto venire in macchina con lo Sgamba, poi il nostro, praticamente senza dirmelo (togliamo il praticamente) è riuscito ad arruolare il Gotta. Ottimo direte voi, ottimo dico io, peccato solo l'aver dovuto fare un'altra volta le cose di corsa per preparare tutto... ma penso sia il mio destino.

Ho riesumato quindi al volo l'attrezzatura tumulata un po' ovunque e malinconicamente in disuso... per rimontare la mia "tuta ignifuga", come la chiamava il Tazza, ho dovuto buttare per aria mezza casa. Tant'è, la mattina di venerdì, dopo aver piazzato Gus dai miei, partiamo! Come da tradizione sotto una pioggia battente.Quest'anno siamo in 5, 4 "experten" e un novizio. Quindi Il Cecco, Boss, il mio omonimo Maurizio(da oggi Tanio), ovviamente io, e il buon Carlo, immediatamente battezzato Carà. La sua unica colpa è quella di guidare una ducati; d'altronde nessuno è perfetto (e comunque il "giovane" ha tenuto botta alla grande...).



E' di fatto dal Treffen che non faccio un giro in moto. Mi mancava... fa ormai quasi parte di un altro periodo della mia vita, mi ricorda viaggi ed esperienze che fanno già parte del mio passato, anche se di fatto sono trascorsi solo 2 anni... Insomma mi fa un po' effetto andare a randagiare con gli amici. Partiamo come una volta, 5 scappati di casa diretti a nord sotto il diluvio. Le analogie con il primo BSTreffen si sprecano. Facciamo i primi km, entriamo nelle gallerie della 36 e la differenza del viaggiare in compagnia appare subito evidente. In nel traffico sono un animale, i miei soci delle persone civili... meglio così, Laura apprezzerebbe. Nelle gallerie i boxer ronzano all'unisono come un nugolo di grossi calabroni arrabbiati... è un bel suono e non può che strappare un ghigno compiaciuto a un motociclista disadattato ;-).

La temperatura rimane bassa fino a toccare i 4 gradi ai piedi del passo Maloja. Superato questo ed arrivati a S. Moritz inizia a risalire. Smette di piovere e io mi tolgo l'antiacqua, che tanto dovrò cambiare perchè non tiene per niente. L'Engadina si svolge davanti a noi, la strada è molto bella e i paesaggi del primo autunno sono fantastici, peccato non avere la macchina foto, dispersa dalle vacanze di quest'estate... non ne è proprio andata bene una!

Una cosa che non mi spiegherò mai della Svizzera sono i lavori stradali. Onnipresenti... mah. Anche questo giro non ha fatto eccezione, la pioggia e i 40metri di sterrato sono sufficienti a conciare i GS da sbatter via. Tornerà a casa più sporco che dall'africa... mah.

Mano a mano la strada si asciuga e c'è anche spazio per qualche piega, meno male che prima era bagnato... una raglietta latente si impadronisce di noi e il confine con l'austria arriva molto in fretta ;-)



Il tratto Austriaco del giro è meno spettacolare ma decisamente più caldo e asciutto, arriviamo a Mittenvalt (o come stradiavolo si scrive) senza una traccia di umidità addosso. Sarò forse per questo che dopo una breve doccia nel locale ostello della gioventù, dove alloggeremo questa notte, filiamo veloci come il vento (in taxi!) nella locale birreria per una frugale cenetta. Qui ci raggiungono anche il buon Gotta e lo Sgamba, a cui toccherà anche l'ingrato compito di riportare gli esausti, ma sobrissimi, motociclisti al luogo dell'agognato riposo.

Segue...

Maurizio

giovedì 25 agosto 2016

Una Corsica da dimenticare

Si insomma è stata una caporetto. Giorno 1 appena arrivato in Corsica, con classe, ho tritato il differenziale posteriore del Disco. Con Chicco abbiamo affrontato una salita di rocce molto ripida e abbastanza impegnativa.... francamente non vedo come possa essere stato messo in difficoltà il differenziale... non importa. Il dato di fatto è che si è rotto. Ci abbiamo messo due giorni a capirlo, nel frattempo abbiamo gozzovigliato per un bel pomeriggio alla Saleccia. Proprio risalendo da qui Chicco inizia ad avvertire rumori sinistri provenienti dall'avantreno. Bullone di regolazione del puntone dissaldato... alè!
Insomma sterri finiti. Lentamente ci trasciniamo verso sud su asfalto ed arriviamo in Sardegna con un giorno di anticipo. Lungo la strada diamo qualche passaggio a backpackers che fanno il cammino "mari e monti", incontriamo dai canadesi ai parigini. Una sera veniamo anche in contatto con la squisita ospitalità corsa, una pazza ci caccia dal suo "campeggio" alle 23 di sera in quanto rei di aver piantato la tenda senza prima aver avuto la sua santa approvazione. Peccato che io fossi andato a cercarla e non solo non c'era lei ma nemmeno la reception!!!! (o una qualsivoglia sbarra)
Insomma la corsica ai corsi e io altrove.
Finalmente arriviamo in Sardegna e ci piazziamo a casa Pagani... qui l'atmosfera è rilassata, Gus si ambienta subito e pare si trovi benissimo ma... io sono come una fiera in gabbia. Queste non sono le mie vacanze, non sono il tipo da spiaggia e ristorante. Non ne vengo fuori... non è il mio ambiente. Dopo un paio di giorni ci raggiungono anche lo Sgamba e la Lau, quello che ha salvato lavacanza alla fine è stata la compagnia. La settimana passa abbastanza velocemente, tento un paio di randagiatine con il Disco, che nel frattempo è diventato a trazione anteriore e ha le performance fuoristradistiche di una Fiat Tipo.
Due giorni prima della partenza anche la pompa del gasolio inizia a mandare segnali molto preoccupanti. Esasperato compro un biglietto da Porto Torres a Genova per la mattina dopo. E' veramente ora di finirla.
Insomma vacanze per fortuna finite. Lunedì sono rientrato al lavoro felice, non mi capitava da anni... E' il momento di guardare avanti e di provare a pianificare qualcosa di serio.

Maurizio

P.S. : non ho messo foto perchè la Olympus la ha ancora il Canz e sulla Nikon non c'è nulla che valga la pena...

venerdì 5 agosto 2016

Corsica 2016!!


E così torniamo in corsica. Vi scrivo dallo stesso sedile del traghetto dove mi è stata scattata la foto. Un disastro, una giornata iper di corsa e le valige fatte ieri notte. Valige... Insomma la solita corsa. Mi è toccato lavorare questa mattina per gli inutili capricci di un cliente e anche questa partenza è stata uno stress.

Amen... siamo Chicco, la Chloe, il Canz (il pirla che fa la linguaccia in primo piano), Gus ed io. Così distribuiti:

Chicco, Chloe (uno dei pincher di sua moglie) e il Canz sulla Ruspa di Chicco. Io e Gus sul Disco. Ovviamente stracarico... le modifiche all'assassetto fatte quest'inverno hanno però fatto la differenza.

Adesso sbarchiamo in corsica e ci dirigiamo verso delle coordinate dove dovremmo poter fare campeggio libero. Speriamo. Per me la vacanza inizia da domani.

A presto!

Maurizio

lunedì 1 agosto 2016

Live from the Boss

Ricevo e pubblico con vivo piacere il racconto di una randagiata in solitaria del Boss. Anche lui motociclista mica da ridere e ormai compagno inseparabile al Treffen.

Buona lettura a tutti ;-)

Maurizio

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Capita così a me,
mi sveglio e sento un forte desiderio di voltare l'angolo, andare a scoprire posti nuovi o tornare nei luoghi che mi hanno lasciato delle immagini indelebili.
Ma prima devo ultimare del lavoro, è sabato e la mattina sono sempre impegnato anche se oggi sento che è il giorno giusto, quello di fare un giro come dico io.

Ok sono deciso torno sul mio programma, sono le tre del pomeriggio, carico la moto buttando cose a caso necessarie o meno a quello che può servirmi per vivere un'emozione
in solitaria sulla Strada dell'Assietta.
Di lì un'ora e mezza dopo parto con un caldo che la tuta si incolla addosso dopo poco e nemmeno in autostrada a velocità non proprio a codice si trova sollievo, i 37 gradi non danno tregua.
Ma me ne sbatto, anzi sogghigno dentro al casco pensando a quello che sarà.
Infatti arrivo a Susa, svolto direzione Meana e li ci arrampichiamo, io e il GS, sugli stretti tornanti che portano sulla Strada del Colle delle Finestre.
Man mano che salgo i tornanti i gradi scendono come per magia, inizio a godere di questa giornata e torno in una dimensione decisamente più normale.
Arrivo all'entrata della strada dove diventa sterrata, foto di rito, di li uno sterro semplice percorribile con qualsiasi moto permette di addentrarsi in un angolo che merita
sicuramente la visita. Finalmente sono al fresco tra prati,alberi e ruscelli, ora l'abbigliamento non morde più.
Alcuni bikers risalgono pedalando il colle talvolta anche spingendo ma sono carichi e li capisco, passeranno anche loro la notte in qualche angolo di questo paradiso.
Svalico il Colle dove trovo due olandesi con tassellate aggressive ed una coppia di spagnoli intenti a farsi le foto.



Io mi guardo attorno per ammirare il panorama, sono felice di esserci e di poter vivere questo posto bellissimo. Di li a poco inizia la strada dell'Assietta meta di questo sabato un po' così, oltrepasso la sbarra,
ora la carrabile comincia a salire rapidamente di quota ma non mi faccio prendere dalla velocità, rispetto il luogo e poi non ho nessuna fretta, anzi.
Le marmotte forse disturbate dal motore si agitano intorno, mi capita più volte di trovarmele nella mia direzione che scappano a gran velocità.
Percorro buona parte della via che supera i 60 km di sterrato con un piacere profondo, sono quasi sempre ben oltre i 2000 mt. e pochissime moto a quest'ora risalgono la via. Sono le 19.00 e ci sono 12 gradi, cerco un angolo per piantare la tenda e godermi questo silenzio. Tra i richiami delle marmotte monto il campo in un'ansa che mi permette di avere buona visibilità ovunque. Ricordo di aver buttato in una valigia del cibo ed un paio di birre, già perchè non c'è niente di più bello che rilassarsi approffittando della bionda bevanda, ormai è un'abitudine.



 E' da questo momento con il calare della sera che mi immergo in quest'angolo di natura, così forte e sereno, pieno di vita, che poco sono abituato ad osservare. Uno stanbecco
(credo) mi passa a pochi metri di distanza, lo stesso farà l'indomani come a darmi il benvenuto nella sua terra.

Così la notte passa tranquilla, una russata di classe tanto per mantenere la media e un nuovo giorno mi attende, ma la mia missione è compiuta, sono soddisfatto e negli ultimi
km che mi separano da Sestriere penso a quanto sia semplice vivere un'avventura in solitaria vicino a casa, senza raggiungere chissà quali paesi,
ma semplicemente poter passare una serata in vetta in tenda con il GS pronto la fuori.



Sarò mica malato vero? ;))

Mauro

lunedì 13 giugno 2016

5 anni e non sentirli... o quasi :-)


Ho aperto per caso il blog oggi e mi sono accorto che ha compiuto 5 anni!!!

Senz'altro sono stati anni di grandi avventure, alti e bassi e mezzi diversi. Il blog è mutato, un po' come il sottoscritto, passando da un blog di viaggi in moto a un blog di viaggi e basta. E' cambiato lui e sono cambiato io... in meglio? Chi lo sa. Gli uomini son mica come il vino che invecchiando migiorano ;-).

Bè tanti auguri blog, quanto prima dovrò metterci le mani sul serio e dagli una rinfrescata.

Ciao a tutti

Maurizio

lunedì 30 maggio 2016

Ciao Valeria



Purtroppo scrivo queste righe perchè Valeria Rossi... non c'è più. Non c'è un altro modo per dirlo, dopo una breve ma feroce malattia Valeria se n'è andata.

E voi mi chiederete, ma chi è Valeria?

La Signora Valeria Rossi è stata, e continuerà ad essere, un punto di riferimento nella cinofilia italiana.
Il mitico Berti mi aveva fatto conoscere il suo sito molto tempo fa. Ne sono diventato un avido lettore (per la cronaca eccolo: www.tipresentoilcane.com ) e quando mi sono deciso a prendere un cane ho iniziato a leggere i suoi libri.

Nell'ottobre dell'anno scorso ho anche avuto l'onore di incontrarla. L'ho chiamata perchè i primi tempi con Gus non sono stati facilissimi... lui era decisamente agitato, e francamente lo eravamo anche noi. Un giorno con mia mamma siamo andati al Debù, mitico campo di addestramento della nostra.

Valeria è stata gentilissima, siamo scesi dalla macchina e dopo 10 minuti ha iniziato a piovere fortissimo... Gus correva felice sotto il temporale. Valeria sentenziò: "si vede che è un cane felice e non ha un solo problema al mondo, qualsiasi cosa abbia passato se l'è lasciata alle spalle. E' solo un po' individualista...". Non poteva dare una descrizione di Gus più esatta.

La ricordo con un vero e proprio talento per i cani, quello che secondo me è un dono... ha messo Gus seduto, ha fatto un passo indietro e facendo un cenno con le mani lo ha fatto alzare, fare un passo avanti e risedersi. Maledetto infame! A me obbedisce a targhe alterne e a Lei obbediva a bacchetta! Evidentemente io non sono Valeria Rossi.

Conservo gelosamente il libro su cui mi ha lasciato la dedica. Il Suo libro, che per l'occasione avevo portato con me


All'epoca non avevo nemmeno capito che cosa potesse dire instaurare un rapporto con il cane... Sto iniziando a capirlo ora.

Insomma nella mia decisione di prendere un cane c'è stato molto di Valeria e non leggere più i suoi articoli mi mancherà molto. La sua competenza e il suo senso dell'umorismo sono insostituibili.

Vi lascio un suo pezzo sul vero standard del Boxer... non perdetevelo, così anche voi ripenserete a lei con un sorriso.


Ciao Valeria, e grazie di tutto

Maurizio



mercoledì 25 maggio 2016

Zingarata in Toscana


Ebbene il weekend scorso, complice la presenza a Como dell'inafferrabile GiaLLuca, ci siamo lanciati un una randagiatina in Toscana; ripercorrendo le tracce delle prime vacanze dei tempi del liceo. Eravamo io e i brontosauri.

Anni fa avevo un amico nel Grossetano e ben sapendo i posti spettacolari di quella regione cercavo di cogliere ogni occasione per andare a trovarlo... e ataccare con maschia caparbietà le sue abbondanti scorte di morellino ;-).

Epica una vacanza di davvero 20 anni fa in cui avvistammo a notte inoltrata il cartello "Saturnia 50km". Andiamo a Saturnia?? Decisione presa in 4 secondi e via! Il bagno notturno alle terme pubbliche è passato alla storia... Insomma sono quelle cavolate che fai da ragazzo e poi ti ricordi per sempre... "quanche sevi giuvin..." come si dice nel dialetto delle mie parti. Spero che Claudia legga questo post e che nonostante gli anni passati ricordi anche lei quel cartello.


Negli anni gli equipaggi di queste zingarate sono cambiati più volte, l'unico disadattato sempre sul pezzo rimango io. Lecito farsi una domanda e darsi una risposta.
In alto vedete una foto dei vostri sulla via del ritorno, da daestra: GiaLLuca (che una faccia meno da pirla non la poteva fare), lo Sgamba (che non voleva essere da meno) e il Vostro... (che la faccia da pirla ce l'ha a prescindere).

Programma del giro (di tutto relax)
- Partenza ore 12:00 da Como
- Arrivo ore 18:45 a Saturnia, dopo una salubre tappa a Fornovo per un panino di dubbia commestibilità
- Ore 22:00 arrivo a Magliano, dal mitico ristorante "Da Giudo". Mangiato tutto, speso niente.
- Ore 24:00 - 4.30: peregrinazione tra i vari barre della zona. Bevuto niente. Mitica resterà la scena della mosca nella sambuca... ma a raccontarla qui non renderebbe nemmeno un po'.
- Ore 10.30 freschissimi e riposati cerchiamo di darci una mossa
- Ore 12.30 piatto di spaghetti allo scoglio al ristorante "Calafuria". No comment. La giornata viene inevitabilmente segnata da Rossi che rompe il motore al mugello. Oscenità.
- Ore 14.30 riposo del guerriero sugli scogli sottostanti a ristorante. Escoriazioni. Ustioni
- Ore 16.30 si ritorna mestamente verso casa...

La foto in alto è stata scattata sulla A1.... ed è una citazione di una vecchia foto mia e del Castold... che purtroppo non trovo più.

Maurizio

P.S. : tanti saluti a Bambi che purtroppo non ha potuto essere dei nostri.

martedì 10 maggio 2016

A postcard from South Africa


It's time to say it english!

Last week i received a postcard... i can't remember the last time i received one. Many yars ago for sure. It was from Bert! Some weeks ago he asked me my streed address, when the postcard arrived i had nearby forgotten it, but suddenly realized back and it was a very nice surprise.

I met Bert in nouakchott one year and a half ago. I remember him a very nice and easy person, i remember he was riding south to South Africa. My trips looked immediately so small and easy compared to his adventure! This winter he did it again and did all the way back to Cape Town.

So thank you Bert from the posctard and to all you readers, if you like, take a moment to have a look to Bert's website:

http://africaallroad.com/

There are some very nice pictures of his great adventure!

Bye to all

Maurizio

domenica 24 aprile 2016

Velista per caso (ma anche no)


Latito, è un dato di fatto... è un periodo strano... con il GS randagio pochissimo, faccio km ma non molto più di quello che è lo standard casa - lavoro. kayak niente, il Disco.... lasciamo perdere. Però con i soliti soci del liceo mi sono lanciato nell'ennesimo giretto in barca a vela.
Scrivo dal porto di Porto Azzurro, il solito gregge di animali è sceso a pascolare a terra, la mia consueta vena sociale mi ha confinato invece a bordo, Non sono molto congeniale a queste serate di falsi Grandi Viaggiatori milanesi. Forse sono un po' snob ma venivo in vacanza all'Elba da bambino e non trovo niente di interessante nel pascolare sul lungo mare.

Entriamo però nei dettagli: partenza venerdì sera in notturna, dopo poche ore il mare si ingrossa e per non franare addosso al Gotta che dorme con me devo tirar fuori gli artigli. Il Teo Salo (grande fotografo davvero) pensa bene di dare il meglio di se sul mare lungo che viene dal golfo del leone... inutile dire che questo non aiuta gli altri occupanti dell'imbarcazione (me compreso) a desistere del fare altrettanto... quindi ridò al mare cose che non ricordavo nemmeno di aver mangiato.

La giornata successiva è molto più tranquilla: trasferimento verso Marina di Campo. A parte una allegra straorza alla partenza nulla di noto, il vento subito dopo Capraia (meta della prima notte) molla progressivamente, quindi a circa 10 NM dall'Elba accendiamo motore e arriviamo fino alla meta programmata:  Marina di Campo..

La mattina ripartiamo con poco vento ma su un mare un po' lungo che di sicuro non aiuta i "terraazzani" come noi a prendere le misure sull'onda lunga del mare morto. Da Punta Calamita in poi si alza in vento teso con poco fetch che è proprio una goduria: mare piatto e 25 nodi di vento... molto meglio. Puntiamo Porto Azzurro dove arriviamo nel primo pomeriggio, giusto in tempo per dare fondo alle abbondanti libagioni acquistate dal Vostro.

Purtroppo ho difficoltà a reperire le foto fino a qui scattate. Non so perchè ma non riesco a scaricarle dalla macchina foto. Sono sicuro che il Teo all'arrivo ci stupirà con foto miraboliche. Adesso vado a nanna, alle 3 AM partiamo in notturna per Castelluccioo, quindi punto a dormire qualche ora.

Notte a tutti

Maurizio

martedì 29 marzo 2016

Brianza motorshow


Ed ecco (con due settimane di ritardo) la foto dei 6 relatori al Brianza motorshow, da sinistra: Il sottoscritto, Benedetta Ponticelli (che ricorderete per la tendata in Valparola) Francesca Guido, che mi ha intervistato ai tempi del viaggio a Dakar, lo Smontic  Lucia... che direi proprio non hanno bisogno di presentazioni e non ultimi Mauro e Tatiana, due amici ma soprattutto i due più importanti kayaker da mare attualmente inesercizio in italia... e non solo.Vi lascio subito il post al blog di Tatiana, che secondo me merita sempre:

http://tatiyak.blogspot.it/2016/03/ospiti-al-brianza-motor-show-2016.html

Devo ammettere che il suo blog non lo leggo spesso... mi viene sempre una certa invidia, la Tati di strada in kayak ne ha fatta parecchia, e un po' mi spiace non averne fatta altrettanta... ma la vita è così, non sempre si sceglie ;-).

Insomma ci siamo trovati, 6 randagi e una giornalista sul palco di Erba. 6 anime diverse, come a tratti è diverso il modo di viaggiare e di intendere il Viaggio. Da subito sono emersi anche i caratteri diversi dei singoli, alcuni più chiusi... altri meno (indovinate chi era a fare il somaro sul palco?). Evidente da subito anche la differenza di esperienza tra i presenti, con le due coppie Smontic-Lucia, Mauro-Tatiana avanti anni luce sui due viaggiatori solitari Maurizio-Benedetta. Il pomeriggio però è trascorso piacevolmente e a mio avviso è stato anche interessante, soprattutto spero che il messaggio sia passato: per viaggiare ci vuole prima di tutto la voglia, il mezzo passa subito in secondo piano.

La serata è poi proseguita (con classe) a casa del vostro. Purtroppo benedetta non ha potuto fermarsi, gli altri hanno affrontato le ingenti scorte alcoliche della Tana del Tricheco uscendone tutti in piedi. Gran prova di tenacia ;-).

Ragazzi ho qualche novità all'orizzonte... mi sa che ci rileggiamo tra non troppo.

Maurizio


mercoledì 9 marzo 2016

Brianza Motorshow


E rieccomi nel solito periodo lavorativo da mani nei capelli... di viaggiare non se ne parla, al massimo vado a fare qualche zampettata con Gus sulle prealpi lombarde. Con il Disco ho ancora un sacco di guai, con le omologazioni non vi dico.
La nuova di oggi però (che di oggi assolutamente non è) è che mi hanno invitato a ragliare di viaggi e randagiate al Brianza Motorshow.
Sono riuscito a coinvolgere però viaggiatori molto più esperti di me, come lo Smontic e Tatiana, ovviamente con rispettivi coniugi.
Se non avete di meglio da fare siamo "live" dalle ore 15.30 di sabato, a Erba.

Prometto un nuovo post più descrittivo ad evento avvenuto ;-)

Saluti a tutti

Maurizio

martedì 16 febbraio 2016

Once upon a time...


Sabato sera gran tuffo nel passato, festa dei 10 anni di Sull'Acqua, l'associazione di kayak in cui abbiamo "militato" sia io che il Gotta ai tempi d'oro.
E' stata l'occasione per rivedere molti vecchi amici che mi hanno salutato come francamente non mi aspettavo. Come sempre era presente una ricca esposizione di foto, tra queste molte ritraevano me e il mio vecchio "socio", insomma in kayak non ci andiamo più ma possiamo dire di aver lasciato il segno ;-).

Tra le molte me n'è rimasta impressa una, quella sopra, che mi sono fatto mandare al volo dal Mastino (un altro pazzo scatenato di cui prima o poi vi parlerò). Penso fosse il 2008 o il 2009, eravamo sul Vara con i fluviali... anni spensierati. Ci siamo proprio divertiti.

Vi lascio il link al blog di Tatiana, anche lei era presente, ovviamente :-)

http://tatiyak.blogspot.it/2016/02/decennale-di-sullacqua-una-grande-festa.html

Adesso scappo, torno a prendere Gus, stasera al rientro gara bagnata!

Maurizio

giovedì 4 febbraio 2016

ElefantenTreffen 2016 - Caraibi edition


Il mio Treffen è iniziato martedì sera, cercando di preparare le borse. Gus mi guarda incredulo e po cerca di aiutarmi come meglio può (a fare casino, lui non sa che sono bravissimo da me). Il tutto culmina con l'imballo del materassino, che sgonfiandosi fa rumore. Per lui una attrazione irresistibile, il tutto si traduce con una serie di agguati e finte al materassino stesso "No Gus no! Fai il bravo! Ho detto no!!!" verso mezzanotte riesco a mettere via tutto quasi integro...
Partenza giovedì mattina all'alba, io e Maurizio ci troviamo sotto casa mia, il Boss fuori dalla dogana, siamo solo noi tre. Grande assente (giustificato) il Cecco, che da qui in poi, causa dovuto perculamento, diverrà "la Cecca".



La temperatura è abbondantemente sopra la media, solo verso il San Bernardino il termometro scende sotto zero, -5... siamo preparati.


La svizzera trascorre paesaggisticamente piacevole ma noiosa. Ci fermiamo in Austria per le vignette e via verso le Autobhan! Apenna arrivati sul germanico suolo il Boss prende la testa del gruppo e inizia ad elargire ampie manate di gas, ci accorgiamo subito che qualcosa non va, la moto di Maurizio sbacchetta troppo, anche a velocità da codice italiano... qualcosa non va, probabilmente a causa degli ammo un po' "arrivati". Procediamo quindi con maggior prudenza, ma sempre di buon passo.



Tutto è verde e ci sono tipo 13 gradi... incredibile, La meteo dava queste temperature ma io non ci volevo credere.

CI fermiamo alla solita area di servizio prima di Monaco e decidiamo di prendere una birretta da asporto, mi ero fermato qui anche con il Tazza ed era finita allo stesso modo...


Nota di cronaca, la tre litri di birretta verrà prontamente prosciugata appena arrivati in buca, in totale dileggio della Cecca.

Riprendiamo la strada e per tutti i 100 e rotti km che separano Monaco dalla Buca non faccio altro che elaborare una fantastica (e irripetibile) canzoncina di perculamento sempre per il nostro fraterno amico che quest'anno ci ha paccati. Tutto verte sulla sua mancanza di maschiezza e sui suoi tentennanti gusti sessuali. Non posso scrivere altro, so che mi sta già odiando.

Arriviamo in buca sotto una pioggerellina sottile che non cenna a diminuire. Montiamo tutto sotto l'acqua dando prova di essere ormai davvero affiatati e con le idee chiare. Prima di partire ne parlavo con lo Sgamba, mi diceva: ti vedo un po' troppo tranquillo per questo Treffen. Bè... io ormai posso dire di essere abituato, e comunque partire con veterani motociclisti del raduno è tutta un altra cosa. Ormai siamo organizzatissimi, in 3 ore abbiamo sistemato tutto. Scaricato le moto, fatto il campo, acceso il fuoco e cotto i primi spiedini... che vuoi di più dalla vita? Il Tocca!!!!!


Il nostro N°10 (calcisticamente parlando) si presena in buca con classe cristallina! Scende con il cappone fino a pochi metri dalle tende, scarica tutto, monta la tenda, ci fornisce riparo dalla pioggia grazie a una sua tenda e poi si aggiunge al gruppo dando da subito prova di essere uno di noi. Cavallo di razza! 



Che cosa posso aggiungere? Anima del gruppo! Gli occhiali da enduro con i buchi chiusi con il nastro isolante poi....

La serata scorre tranquilla intorno al fuoco, immancabile il brindisi al Tazza con il primo bicchiere di grappa e un sms allo Sgamby che è sotto i ferri per una piccola operazione. Dai giovane che l'anno prossimo non la scampi! In tutto questo il perculamento nei confronti della Cecca continua incessante.





La buca di notte è sempre uno spettacolo. Per me non fai il Treffen se non dormi in buca. L'atmosfera è magica...
Ma poi perchè sto Treffen? Che senso ha? In molti mi chiedono che cosa ci trovi. Maurizio ha detto che in buca ci entri tu, ma il tuo cervello rimane fuori... possibile. A me piace questo raduno (ed è l'unico a cui vado) perchè quando sei li è una dimensione parallela. Tutto è ridotto all'essenziale, come le poche cose che puoi portare in moto. Vuoi qualche lusso? Devi giocare di squadra, altrimenti non hai spazio. La buca ha un effetto livellante, qui siamo tutti uguali: non conta niente nessuno. Qui le differenze culturali, idelogiche e di ceto sociale spariscono; conta solo stare insieme intorno al fuoco e tirare tardi fino a quando la grappa ti dice che è ora di andare a dormire. Potrà sembrare un qualcosa per deviati mentali, per "disadattati" come piace dire a me; probabilmente è vero. Con la franchezza che mi è propria non me ne può fregar di meno. Le condizioni ostili, il freddo, la mancanza di comodità e la necessità di condividere con gli altri quello che c'è ti costringono a "gettare la maschera" e a tirare fuori un po' della tua vera natura. Insomma per me è un momento che ti mette a nudo e ti costringe a confrontarti almeno un po' con te stesso e con i tuoi compagni di viaggio. A me basta e avanza.

La mattina del venerdì (dopo la prima notte in buca) ci svegliamo freschissimi, soprattutto io e il Boss. La presenza della bottiglia di grappa vuota da una nuova luce al nostro mal di testa.





La giornata scorre tranquilla tra una birretta e una discesa in buca. C'è molto fango, ma non come l'anno in cui sono venuto con il Tazza.
Verso la fine della giornata recuperiamo anche Max Paura, Lo Sbirro e Big. tre disadattati di Classe all'ottavo treffen. Rimaniano daccordo di rivederci in serata ma... mi sa che la grappa stavolta ha colpito loro ;-).



La serata scorre tranquilla, domani dobbiamo arrivare a Bolzano e cerchiamo di uscirne vivi.
La mattina dopo foto di gruppo sotto l'nsegna del Treffen, come da tradizione, e poi iniziamo a smontare lentamente il campo. 
Il Tocca qui ci regala un'altra delle sue perle. Monta le catene al Kappone e risoluto (con un po' di spinta) attacca la salita. Qui da una vera e propria lectio magistralis di inioranza applicata alla manetta del gas: fango su marte! Ovviamente con cappello da vichingo messo di traverso a mo di cresta punk! Inimitabile!!!!



Cerco di aspettare Ambro, purtroppo però lui è un attimo in ritardo e noi dobbiamo andare. Lascio al Tocca un cappello per lui, ho visto dalle foto su Facebook che lo ha ricevuto ;-)).
Uscendo dalla buca trovo anche Federico, il ragazzo a cui ho venduto l'HP2. Un cavallo come lui al Treffen non poteva mancare! Stupidamente non faccio una foto con lui.
Insomma si riparte, stavolta con le moto decisamente più scariche. Maurizio sembra avere molti meno problemi con gli ammo e i GS volano veloci sulla calda Autobahn tedesca. Puntiamo decisi in direzione Bolzano, dopo Monaco iniziamo ad incontrare tantissimo traffico. Ci fermiamo a fare benzina e ci vuole una mezz'ora abbondante... finalmente verso Innsbruck la strada si libera e saliamo veloci verso il brennero. Le temperature continuano ad essere elevate e a me francamente questa cosa non dispiace nemmeno un po'! Io inizio a prendere la mano sulle Heidenau, a scendere dal Brennero entro nella mia dimensione, ci sono 6gradi e mi diverto come un matto a pennellare le curve del passo. Qui mi ritrovo con il mio GS che nell'ultimo anno ho colpevolmente trascurato... ci manca una bella randagiata spessa per tornare davvero in sintonia, purtroppo (o per fortuna) Gustavo ha cambiato le cose molto più di quanto mi aspettassi... vedremo che novità porterà il futuro. 
Quasi arrivati a Bolzano Max e il Boss si sentono al tell. Io dal casco ho smontato tutto, mi manca un po' la musica ma almeno mentre sono in moto cerco di disintossicarmi dal telefono.
Aspettiamo Max e soci all'uscita dell'autostrada e poi andiamo insieme verso l'albergo. Doccia veloce e via verso la Paulaner Stube!



Notare lo strepitoso "outfit" del nostro Max Paura! Ah... lo chiamano Max Paura per come va in moto, fate vobis.

La sera finisce tra una birra e un racconto, i nostri tre giovini amici ci narrano le loro avventure giovanili... se un terzo solo fossero vere c'e da farsi venire i capelli bianchi!


Rientriamo il giorno dopo con relativa calma e un sottile velo di malinconia. Io arrivo a casa e smonto tutto, Gustavo quando mi rivede si lancia in 15 minuti di orologio di salti, leccate, scodinzoli e chi più ne ha più ne metta.
Chiedo scusa se taglio un po' corto ma devo andare a perculare il Cecco, anzi no scusate La Cecca dal vivo e mi sta venendo tardi.

Che dire quindi del Treffen? Bello, eravamo in pochi... come da tradizione. Clima caraibico davvero, tutto il raduno abbondantemente sopra zero... roba mai vista. L'anno prossimo se continua così le tassellate non le monto nemmeno più e vengo con il sacco a pelo estivo! Ho poi sentito Ambro che mi ha detto che la domenica hanno però trovato neve. A noi è andata bene ;-)

Saluti a tutti e a presto!

Maurizio