lunedì 30 settembre 2013

Essere o non essere...




Oggi post amletico, puramente incentrato sulla natura di questo blog. Ma andiamo con ordine...
In questi giorni mi è capitato di incontrare un professionista nel settore dell'editoria, qualcuno che ha un idea molto precisa sui passi necessari per realizzare un libro di successo o comunque su come promuovere la propria immagine e riuscire ad averne un tornaconto economico. Premetto che non sono ironico e che stimo questa persona.
L'idea del libro in realtà non è nemmeno tutta mia. O meglio... è un qualcosa a cui ho pensato per lungo tempo ma che avevo/ho accantonato quando mi hanno spazzato il GS vecchio.
Il feedback che mi ha lasciato l'editor è stato interessante e a tratti positivo, è senz'altro vero che ho un modo di scrivere "casalingo", non ho imparato da nessuno e mi interessa relativamente cambiarlo. Scrivo per il piacere di farlo, non ho grandi ambizioni. Mi ha poi fatto notare che in realtà manca un filo logico in tutti i miei post, qualcosa che invogli il lettore a "tornare" e a leggere il prossimo post. Anche questo è vero, ma... la libertà di esprimermi come mi pare non ha prezzo.
Insomma questo incontro, senz'altro positivo, mi ha portato a ripensare a
quello che può voler dire raccontare i miei viaggi. Per gennaio sto preparando
un viaggetto... In occasione di questo , avevo pensato di provare a recuperare qualche sponsor. Di trovare qualche vittima che, a fronte di una
certa esposizione mediatica, sganciasse qualche lira. Che ne so... un casco
nuovo, un tagliando per il GS, una tenda... non realmente contanti, solo
materiale. Bè, l'incontro dell'altro giorno mi ha fatto riflettere e pensare
anche ad altri amici che hanno fatto viaggi "sponsorizzati".
La conclusione a cui sono arrivato è che continuerò a scrivere come ho sempre
fatto, per il piacere di farlo e per altri viaggiatori un po' improvvisati come
me. Viaggiare è libertà, è non avere vincoli ne obblighi... e magari una data di
rientro al lavoro un po' in la' nel tempo ;-).
Moitessier sulla via del ritorno dalla Golden Globe, quando ormai il peggio era decisamente passato scrisse: "Continuo senza scalo verso le isole del Pacifico, perché in mare sono felice e forse anche per salvarmi l'anima", rinunciando così alla vittoria sull'ambita regata. Questa è una delle cose che più mi sono rimaste impresse dei libri che ho letto. Io penso che l'onestà intellettuale e la coerenza non hanno prezzo, quindi che ignoranza sia!
Permettetemi un ultima nota, non è la paura di cambiare o la voglia di farlo che mi frenano. E' la paura di perdere un po' me stesso... il timore di smettere di divertirmi scrivendo ste bestiate e forse anche la "genuinità" con cui lo faccio.
E anche stavolta siamo andati lunghissimi... Per i 4 lettori del blog (in realtà siete qualcuno in più... ma mica tanti...) dico solo questo: state tranquilli, continuerete a leggere di raglie e randagiate ancora per un pezzo, GS permettendo ovviamente! :-))
Maurizio

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