lunedì 28 ottobre 2019

20/10/2019 - Verso Ain Ouadette



partiamo non esattamente di buon ora e con degli evidenti postumi della serata precedente. Il buon Benedetto tornerà di compagnia verso l'ora di pranzo. Il tricheco con la chitarra non ci sa fare ma sulle grappe ha un bel grip....

Le dune dopo Tembaine sono abbastanza guidabili e quindi cedo volentieri il volante a Laura, che ci prende subito la mano. Dopo un bel due ore di guida fa un errore molto simile a uno commesso da me nel 2015. Invece di uscire dritta su una cresta scivola a destra. Succede, è inutile farne un dramma, più che altro la guida su queste dunette richiede grande velocità di azione sul volante. SI va a 13 kmh, però è come guidare a 70km/h sulla neve. Insomma ci vuole lucidità e riflessi. Tutte cose che si acquisiscono con un minimo di pratica :-).


Il Pajero del Pagani non va male, ma ha poca luce a terra e prende un sacco di colpi. Ivan invece va molto meglio, però non ha molto motore e su alcune salite fa fatica. Il Disco invece si magna tutto, le cifre spropositate spese negli anni qui si fanno sentire. La macchina, carica come un mulo, si muove molto bene sulle dune.


Arriviamo prima al grande e poi al piccolo Dekanis, attacchiamo le dune più alte prima di Ain Ouadette. Qui la conduzione dei veicoli si fa molto difficile e le ore di guida passate si fanno proprio sentire. Decidiamo di fermarci a un cordone di dune da Ain Ouadette. Il sole sta calando e noi siamo molto stanchi. Infondo questa dovrebbe essere anche una vacanza ;-).

Primo campo vero nel deserto quindi. Gustavo corre libero e noi ci godiamo una stellata spaziale.

Maurizio



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