domenica 24 marzo 2013

K 1200 LT




Ed eccomi qui a scrivere della moto dell’ormai mitico Pagani. Che io sappia uno dei frequentatori più assidui di questo blog... per cui devo stare anche attento a quello che scrivo, altrimenti mi strappa una clavicola a mani nude.
Comunque, qualche giorno fa mi è capitato l’onere e l’onore di portare la moto del Nostro in BMW, per una visita propedeutica al tagliando.

Martedì mattina quindi, a dire il vero un po’ intimorito, sento il Pagani per conferma dell’appuntamento. Qui parte un quarto d’ora di orologio di briefing dettagliatissimo su che cosa fare e non fare con la moto... decido di rischiare e non prendere appunti, sperando di non fare qualche cavolata e farmi spezzare le braccine. Posteggio il gs e approccio finalmente il mostro, il K 1220 LT.

Per la verità l’avevo già guidata, però un paio di anni fa e in presenza dell’attentissimo proprietario. La moto ha una massa imponente ed esige grande rispetto, di sicuro non è un mezzo per neopatentati, a meno che non vogliano fare sollevamento pesi e passare molto tempo a rialzarla da terra!
Bè colpo di reni e giù dal centrale. La moto in realtà, per chi ha un pò di esperienza, non è così impegnativa. Senz’altro nelle manovre da fermo è da brividi... ma per il resto è gestibilissima. Anzi! E’ decisamente su un altro pianeta rispetto all’Electra Glide che avevo noleggiato in California. Innanzitutto NON VIBRA PER NIENTE (anche l’HD vibrava pochissimo a onor del vero, molto meno del GS), la frenata è da riferimento e spingendo bene sulle pedane si guida anche con una certa disinvoltura! Se mi rimaneva tra le zampe per un paio di giorni penso avrei ricominciato a muovermi con la stessa disinvoltura del gs. Non che poi io ne abbia molta a dir la verità nè...
Comunque, parto lasciando scaldare il motore (Pagani giuro che l’ho fatto!!!) e inizio a giocare con la radio di bordo. Dopo 15 minuti di imprecazioni più o meno blasfeme riesco a far partire un CD di musica country... passione di mia Zia... non chiediamo di più. Meglio.

Un altro dei giocattoli presenti è il parabrezza regolabile. Senz'altro in inverno e quando piove è una figata, è talmente protettivo che l'aria arriva da dietro! Cioè tu stai andando e senti l'aria che ti spinge, ti tira in avanti! Non ti spinge indietro! Regolandolo bene però il fenomeno si attenua molto. Il Pagani dice che in due poi non si verifica affatto.
E' sicuramente in due che il mezzo da il meglio di se, infatti le sospensioni sono state tarate in modo molto rigido. Perfette per l'utilizzo in coppia, meno per un giro da soli senza carico.
Ovviamente non mi sono messo a dare gas (per quanto ne sono poi capace) però il motore evidenzia una taratura turistica, la rapportatura abbastanza lunga a cinque rapporti poi non esalta il comportamento sportivo del mezzo... che per essere onesti di sportivo ha poco.
Sembra un incrociatore pronto a salpare per qualsiasi parte d'europa, con un mezzo simile sali a Como e dici... col cavolo, oggi vado in Puglia! Mica a Sesto SG!!! L'assenza pressochè totale di vibrazioni e l'ottimo riparo aereodinamico penso siano una combinazione perfetta per tritare centinaia di KM in autostrada senza accusare stanchezza.
Sicuramente meno avvincente una guida più "dinamica" sui passi alpini. Non che la moto sia un limite, i passi alpini li ha già fatti tutti più volte, senza che nessuno se ne sia mai lamentato. Anzi! Però... penso sia meno il suo ambiente. Soprattutto in due.

In sintesi, è una moto che comprerei. Per fare la randagiata in europa dell'est che avrei in mente per giugno sarebbe la moto ideale. Mi triterei 4000 km in dieci giorni senza battere ciglio, stando sicuramente più comodo che sul gs. In un viaggio come quello fatto in Marocco però non sarebbe stata altrettanto fruibile, è una moto che al massimo digerisce le strade bianche... ma nulla di più.

Saluti a tutti

Maurizio

P.S. : se per caso questo dovesse essere il mio ultimo post significa che lo stesso non è stato gradito dal Pagani. E' stato un piacere conoscervi ;-)

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