venerdì 12 agosto 2011

On the way to Vegas





Siamo partiti questa mattina da Palm Spings diretti verso il deserto del Mojave. I panorami si fanno sempre più desertici, con addirittura qualche lago salato, pero' e questa l'America che tutti immaginiamo... Le strade si perdono in rettilinei a perdita d'occhio e la nostra HD scivola pulsando sui saliscendi che sembrano non finire mai.

E così tra un passo, un lago salato e una formazione rocciosa arriviamo a un passaggio a livello. Svolto a destra e che cosa mi vedo? La scritta "Route 66" INCREDIBILE! Ci siamo finiti sopra per puro caso!! Sogghigno malefico mentre penso alla faccia che faranno gli amici quando vedranno le foto, noto una stazione di servizio e mi fermo. C'ho la moglie in ebollizione causa temperature desertiche. Estraggo il cavalletto laterale e vi adagio sopra la nostra mastodontica cavalcatura... Ma! Sentiamo parlare italiano. Saluti di rito e via tutti insieme a fare le foto di rito per banfare a casa. Torniamo sulla strada, tutti presi a scambiarci futili impressioni sulla strada percorsa, e vediamo arrivare un tizio in bicicletta! Li per li ho pensato che fosse un pazzo, pedalare nel deserto del Mojave con 40 gradi sotto il sole... E' una cosa veramente spessa. Ci congediamo dai conterranei e con una scusa attacco bottone con lo sconosciuto ciclista... Ed ecco la bomba:

E' un ragazzino giapponese, che non parla bene l'inglese! Si e fatto la Cina in bici e poi e arrivato via nave in Brasile, da li se la pedala fino al Canada. In tutto una giratina di un annetto! Su una bici... Che se mi ci siedo io la sdobbio!!

Mi ha fatto un impressione pazzesca! Io che stamattina ero nervoso all'idea di attraversare il mojave in moto!? Mi sono resoconto di quanto, spesso, siamo vittime delle nostre paure e soprattutto del nostro stile di vita veramente occidentale... Insomma la lezione imparata oggi sulla strada e' che per girare il mondo non ci vogliono 20k di panzer inarrestabile BMW, ne i soldi e nemmeno la conoscenza delle lingue... Ci vuole solo la voglia di andare. E basta!

Sono tornato alla moto sentendomi veramente uno stronzo, non so il nome del ragazzo, so solo che non ha un sito internet e non sta tenendo un diario. Gli ho detto di tornare a casa e scrivere tutto in un libro, penso pero' che non lo farà, ha altre motivazioni che lo spingono a viaggiare... Penso.

Non aveva nulla, nemmeno gli occhiali da sole. Indossava una maglietta del Brasile... Che non verra mai più pulita. Di sicuro. Pero' ricorderò a lungo il suo sorriso. Invidiandolo un po'...

Maurizio

Location:Baker

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