sabato 12 maggio 2012

Cap Serrat




Ed eccomi finalmente arrivato dopo un altra lunga giornata di moto.
Partito stamattina da Sousse trovo quasi subito l'autostrada, e via spianato in direzione Tunisi. C'è da dire che i Tunisini in fatto di pedaggi hanno fatto in fretta a imparare dai francesi... Comunque arrivo a Tunisi. Meno male che si paga in dinari!
Dopo qualche incertezza riprendo l'autostrada in direzione Beja. L'autostrada pero' si ferma prima, in prossimità di un lago, e la volete sapere la sorpresa? La Tunisia a nord e' verde! Verdissima! Vedo una strada sterrata che corre lungo il lago. Questa volta e' mia! Giro e la imbocco, il paesaggio e' bellissimo e arrivando dal deserto fa ancora più impressione.



Purtroppo una nuvola di passaggio mi ha rovinato la foto... Pazienza. Proseguo per lo sterrato fino ad arrivare a un guado... L'ignoranza imporrebbe perlustrazione a piedi e poi attraversamento a gas spalancato ... Il fatto di essere in Tunisia da solo con il GS carico e il fango che mi succhia gli stivali fa pero' prevalere la ragione. Si vede che divento vecchio...
Faccio inversione, dopo tutte quelle che mi fa fare Flavio in mulattiera mi viene naturale.. , e mi rimetto in strada. Finalmente c'è qualche curva e si guida un po', mica tanto pero', l'asfalto e' sempre un disastro. E' come guidare sul bagnato, pero' con le buche e il brecciolino ovunque.
Raggiungo Nefza, dove ritrovo un francese su Rt 1150 carico come un somaro, e proseguo per Tabarka. L'atmosfera che si respira in questa zona e' molto europea e tranquillissima! Lontana anni luce dai confini con la Libia. Qui mi piazzo in quello che penso sia il ristorante più figo della città. Vista sul mare e soprattutto sul GS, che da sicurezza e stimola l'appetito ;-).



Il ristorante e' clamorosamente fuori budget, quasi 25€, ma ne valeva la pena... In fondo oggi dovrebbe essere una giornata di relax... E poi mi mancano una cinquantina di km per arrivare a Sidi Mechrig, oramai ci sono... Poi mi svacco in spiaggia... Via in sella! Faccio il pieno e riparto spedito, ai lati della strada vendono il miele e a me inizia a venire l'allergia... Che gioia!
Poco prima di imboccare il bivio per Sidi Mechrig il GS festeggia in terra d'Africa i 126.000 km. Auguri e 1.000.000 di questi giorni!
Dopo una strada tranquillissima con qualche rara buca arrivo in loco. Il posto e' BELLISSIMO!! Il classico paesino di mare immerso nel più totale silenzio, con una spiaggia di sabbia bellissima e deserta, per di più sugli scogli ci sono tre archi residuo delle terme romane! Posto da urlo e albergo sulla spiaggia!



Questa e' la vista dall'alberghetto di 4 camere, purtroppo la foto non rende molto, non ne ho altre sul merdofono. Tutto perfetto quindi? Col cavolo! E' qui che iniziano i problemi. L'albergo e' chiuso, CAZZO! Fa niente, vado al porto e vedo se c'è un altro tugurio da condividere con gli scarafaggi, nulla, albergo più vicino e' a Cap Serrat. Madonne. Ah... Tutto questo in un francese, italiano, inglese, dialetto che ricorda quando chiedono a Fantozzi che cos'e un kibuzz (o come diavolo si scrive). Se vi capita comunque andate assolutamente a Sidi Mechrig, e' uno dei posti più belli che io abbia mai visto!!!! Dicevo...
Pazienza, non si può avere tutto dalla vita. Salto in sella e mi dirigo a Cap Serrat. Arrivato sulla principale mi fermano. La strada e' interrotta, ma! Colpo di fortuna! Dopo 5 minuti arriva un locale che mi porta lui a fate una deviazione facilissima che lui conosce benissimo! Imbocchiamo una sterrata, 20 metri dopo diventa un sabbione. Si ferma a chiedere indicazioni a un pastore, arriva un suo amico che lui si che sa la strada. Dopo 40 metri il suo amico si insabbia ma almeno ha la decenza di uscirne da solo. Dopo mezzo km su uno strappo tutto rotto in mezzo ai fichi d'india il tizio intuisce che gli insulti e le bestemmie che sente uscire dal mio casco sono tutte per lui. Dopo un altro mezzo km di pantomima guadagnamo l'asfalto. Sono sudato come un cane, coperto di terra e spine di fichi d'india e starnutisco a manetta causa allergia, per di più il GS e' surriscaldato! Il tizio scende dalla macchina e timidamente mi stringe la mano. Gliela stritolo lasciandogli un po' di spine e augurandogli buon viaggio. Non specifico per dove.
Inizio a cercare la strada per Cap Serrat, dopo almeno tre inversioni e aver chiesto a tre diverse persone riesco a trovare la strada. Non era segnalata ovviamente. Tutte le attrazioni turistiche qui sembrano non esserlo. Una nota, chiedo info a in pastore mi indica la strada e mi chiede dei dinari... Ha 5 bambini, cheppalle almeno una scusa nuova no? Tento di liquidarlo con della caramelle ma nulla insiste. Evidentemente scocciato gli allungo un dinaro e spicci. Si illumina letteralmente, mi bacia la giacca e mi ringrazia 30 volte poi corre dalle sue capre. Mi sento veramente uno stronzo.
Finalmente trovo la strada per Cap Serrat, il primo tratto e' uno srradone a due corsie che attraversa alcuni paesi, poi dopo una rotonda si restringe e diventa una corsia. La strada non e' in ottime condizioni, e' piena di buche e per brevi tratti sterrata, pero' e' molto panoramica e bella. Soprattutto se percorsa al tramonto. Cap Serrat non e' bello come Sidi Mechrig, pero' merita comunque, la spiaggia e' enorme e bellissima. Vi arriva un ruscello e la sera le rane gracidano ammannetta. Stanza (pulitissima e nuova) con vista sul mare, cena e prima colazione 60 dinari. Non contrattabili. Di poco fuori budget ma pazienza, sono proprio bollito. Anche oggi 500 km... Mica di farsi mancare qualche cosa. Armeggio con lo spot per mandare messaggi a casa, il CELL come da programma non prende.
Domani giro lungo la costa e arrivo a Tunisi Capital. Siamo quasi alla fine... Che bella esperienza pero'.

A domani

Maurizio

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