venerdì 4 maggio 2018

03/05/2018 - esplorativa verso Ksar Ghilane

Ia serata di ieri si è conclusa con una cena insieme a Lauren e Alain, due francesi della zona dello champagne. Lui ha girato il nord africa in lungo e in largo,  insegna meccanica e ha un vecchio 110 motorizzato 200. Passiamo insieme una piacevole serata e ci scambiamo le email. Chissà...

La mattina ci svegliamo con molta calma e decidiamo di provare un paio di piste verso Ksar Ghilane. Abbiamo 2/3 della traccia, sulla carta sojo riportate delle piste... vediamo ;-)

L'impresa si rivela da subito più ardua del previsto, appena lasciamo la traccia conosciuta iniziano a comparire dunette che diventano , dopo qualche chilometro, delle vere e proprie dune.

Giriamo i tacchi e proviamo un altro paio di piste che però si insabbiano sempre. Chiariamoci: dopo Ain Ouadette questo è asfalto, però siamo soli... e non ho nessuna voglia di andare a infognarmi con morosa e cane. Fossimo stati in due macchine sicuramente avremmo proseguito, ma così... non ci va di prendere nessun rischio, anche perché la nostra razione di deserto l'abbiamo già avuta.


Ci fermiamo per un te al Cafè du Parc. Il proprietario è gentilissimo e non ha paura di Gus. Meno male... prendiamo due te e Laura sceglie qualche rosa del deserto come souvenir. Dal nulla arrivano 4 cinghiali su Ktm 950, hanno fatto la pista da Ksar Ghilane. Sono di Alba. Hanno tutta la mia ammirazione e gli offro qualche birra gelata, perché il Riva una birretta in frigo la tiene sempre ;-).

Chiedo al proprietario che cosa sia quella "cosa" che pende dal suo fuoristrada, mi spiega che è un "Ogal" (si pronuncia così, con la o aspirata). Serve per legare la zampa al dromedario di notte ed è  considerato un portafortuna. Senza pensarci un secondo lo toglie dal suo fuoristrada e me lo regala, non ne ha più da vendere. Lo potete vedere appeso al disco vicino alla bocca del verro, lo spostero' poi sullo specchietto retrovisore.

Domani iniziamo a risalire verso nord. Laura è un po' malinconica perché le vacanze volgono al termine, Gustavo ha ancora il pelo lucidissimo per la sabbia del deserto (un po' meno lucido di qualche giorno fa, per la verità ). Da domani insomma niente più scarponi, niente più chech, niente più sabbia che cricca sotto i denti e di cui riempirsi gli occhi e le scarpe (e mica solo quelle!!!!)

Maurizio


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