mercoledì 30 ottobre 2019

22/10/2019 - Vedrso Gour el Khleg



La giornate, e le sere, sono mediamente molto calde. Io ho l'abitudine di guidare sempre con gli scarponcini ma la sera rimetto le infradito, come molti dei miei compagni di viaggio. La notte scorsa commetto l'imprudenza di lasciarli per terra e questa mattina ci ho trovato un allegro scarabeo di almeno 8 cm. A un rapido scambio di sguardi decidiamo che non è il caso di farla finire nel sangue e il mio giovane amico si dilegua con celerità. Completo l'ispezione degli scarponi prima di indossarli (alla Trinità) senza per fortuna trovare altri ospiti. Da domani gli stessi saranno posizionati in luoghi idonei.

Oggi partiamo alle 8 ma la conduzione sulle dune rimane molto difficile. E' il nostro livello limite, forse anche oltre. Facciamo molta fatica e per raggiungere il Piccolo Dekanis ci mettiamo altre tre ore. La macchina più in difficoltà è il Pajero del Pagani che su questa sabbia molto soffice paga cara la scarsa altezza da terra. Iniziamo tutti ad essere un po' tesi, incontriamo Aref che sta andando verso Ain Ouadette e scambiamo tre parole con lui.

Facciamo pausa per pranzo al Piccolo Dekanis, che fortunosamente raggiungiamo a mezzogiorno inoltrato. Rigonfiamo un po' le gomme, precedentemente portate addirittura a 0.8 bar. Dopo qualche ora di guida facciamo campo nel nulla. Le macchine tengono botta, il Pagani ha dei consumi importanti in queste condizioni e comunque da prova di abilità di guida fuori dal comune. Portare a Ain Ouadette il suo Pajero V60 è stata veramente un impresa, per pochissimi aggiungerei.... e che personalmente non ripeterei. La macchina di Ivan tiene botta, sul Disco mi si sono insabbiati l'interruttore del verricello e del blocco differenziale posteriore. Nulla di importante. Ho poi dovuto smontare anche la mascherina che protegge i tasti dei vetri elettrici. Per la sabbia non si muovevano più.

Arriviamo a sera un po' più rilassati e io inizio, piano piano, a godermi la vacanza. Facciamo campo alla base di un cordone di dune e io produco una bottiglia di prosecco per cercare di farmi perdonare il mio caratteraccio. Penso di non riuscirci molto ma non riesco a fare di meglio.

Maurizio

Nessun commento:

Posta un commento