mercoledì 4 gennaio 2017

03/01/2017 - Merzouga



Mi scuso anticipatamente, stasera non sono molto ispirato... Sarà la stanchezza, sarà il freddo, sarà l'influenza che mi sta attaccando Bambi (maledetto!), sarà la doccia gelata...

Oggi comunque gran giornata di sterro, veramente fantastico. Ma andiamo con ordine. Ieri sera nonostante aver avuto sentore del freddo polare che ci attendeva abbiamo deciso comunque di pernottare stoicamente in campeggio. Ok è stata un'idea mia, esperienza fatta, capitolo chiuso.
Ci svegliamo in un clima caraibico, vedi foto sopra con ruota di scorta del Pajero. La Lau è stata bravissima... ma non ripeteremo l'esperienza.


Partiamo in un ritardo clamoroso, smontiamo tutto e ci fanno anche le foto... ma manco l'adesivo del campeggio, e la cosa mi spiace proprio perché secondo me sulla maggiolina ci sarebbe stato proprio bene. Facciamo benzina a un distributore di gasolio libico di contrabbando. Io e la Lau sgonfiamo le gomme a 1.9, sulla pista andranno molto meglio e il Disco (come il suo proprietario) si berrà tutto senza batter ciglio.

Tengo subito a dire che sto registrando le piste percorse e che ritornato a casa sarà mia premura provare a condividerle. Oggi seguiamo una traccia Gandini, seguita a sua volta da Vito. La sua traccia si rivelerà preziosissima per una buona parte del percorso.
All'inizio fatico a trovare la pista, più che altro per i numerosi campi coltivati presenti in zona. Ci mettiamo un attimo a prendere la mano sulla guida su questi sterrati veloci, ma poi riusciamo a muoverci abbastanza agilmente. Dopo i primi sterrati un po' noiosi la pista si avvicina a una falesia che costeggeremo per qualche ora. Spettacolare... veramente spettacolare... La guida non presenta difficoltà particolari, ad un tratto il porcellino... (lo Sgamba sta facendo di tutto per distrarmi. Adesso lo strozzo). Ad un tratto, dicevo, la pista si infila in una specie di piccolo canyon. Non ci sono reali difficoltà, solo rallentamenti. Ad un gradone devo bloccare il centrale e per una salita un po' ripida e scavata metto sia ridotte che blocco posteriore. Sicuramente scrupoli eccessivi, ma ho la macchina iper-carica e non ho nessuna voglia di fare numeri. Lo Sgamba è in giro con il solito "Filo di Gass" a grattare il paracoppa su qualsiasi cosa che sporga dal suolo marocchino. Scuole di pensiero...


Insomma paesaggi bellissimi e percorsi semplici. Troviamo lungo la strada qualche sabbione, ma ormai siamo temprati dalle dune Tunisine e non c'è nulla che una bella manata di gas non possa affrontare. Per la cronaca il Disco anche se stracarico va benissimo, i lavori fatti ne hanno assolutamente migliorato le doti fuoristradistiche e su questi terreni è perfetto.

Arrivati circa a metà pista iniziamo ad avere grosse difficoltà a seguire le tracce, infatti i militari (forse per contrastare non meglio precisate operazioni di contrabbando) stanno creando delle zone cuscinetto verso il confine con l'Algeria. Una noia... ci tocca ripiegare molto più a nord ed accorciare il giro, la cosa non è per forza un male perché ci consente di risparmiare tempo prezioso ed arrivare a Merzouga con ancora la luce del sole.


Intravedere l'Erg Chebbi all'orizzonte è una grande emozione, arrivando a Merzouga riconosco il Kasbah Yasmina dove ho dormito un capodanno di qualche anno fa. Ricordi...

Troviamo posto in uno dei molti alberghi prima del centro, domani sveglia all'alba... si va per M'Hamid e sono 250 km. Dovremmo trovarci al tramonto alla Bussole du Desert con Ivan, un ragazzo conosciuto sul forum di Africaland.

Buonanotte a tutti in Italia e a domani.

Maurizio

P.S. : per questo post ho tritato quasi mezza batteria del portatile. Da domani post con il telefono che riesco a ricaricare in macchina. Le linee sono veramente pessime...

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