giovedì 26 aprile 2018

25/04/2018 - chott el jeridd

Facciamo un po'  finta di dormire e per una volta non siamo operativi sul presto, in fondo questa dovrebbe anche essere una vacanza. L'idea sarebbe quella di  provare a fare la pista di Rommel e il chott el jeridd... arrivati a Tozeur capiamo che è semplicemente irrealizzabile.

Decidiamo di prendercela un po' più comoda e di fare il chott oggi e le oasi di montagna e la pista di Rommel domani, la mia pianificazione inizia a scricchiolare... I ragazzi iniziano a fare un po' i maiali sul Chott. È indubbio che ci sappiano tutti fare. Facciamo una passeggiata per Tozeur che francamente non mi entusiasma per nulla. Non ci trovo nulla di speciale... a Laura piace abbastanza e fa un sacco di foto. Sia lei che il Garafox si comprano uno Chech, penso lo troveranno molto utile. Io inizio a diventare nervoso, sono le 14, è tardi! Finalmente ci mettiamo in marcia, benzina e via verso l'attacco della pista.

Ho una traccia del 2015 che mi aveva passato Abdul, un pazzo scatenato incontrato al primo Stepsover Adventure Meeting. Mi diceva che era tutta buona a parte l'ultimo tratto un po' sabbioso. Tutto esatto, il problema è che non ho studiato la traccia e ne sottovaluto la lunghezza!

L'inizio fa ben sperare e comunque per tutto il suo sviluppo non diventa mai troppo impegnativa, e poi i miei soci hanno veramente il manico. Acirca metà strada l'africa di Gianni tace. È un po' un guaio... sposto cose nel disco e lo carichiamo. Prendo il punto GPS e domani cercheremo qualcuno che la venga a prendere. Il tempo passa e le ombre si allungano. Per noi in macchina non ci sono problemi, ma in moto è un altrastoria, lo so bene! La stanchezza inizia a farsi sentire e sono preoccupato per Bobo. Ha una Africa Twin di serie (!!!!) Con gomme praticamente stradali (!!!!!) Ed è in giro in maglietta (!!!!!!!!!). Ora io di bestie ne ho conosciute parecchie, di inioranti del Gas anche; ma di cinghiali da guerra così, forse mai.

Il nostro affronta le dunette senza nessuna remora. Manate di gas a profusione e con mia sorpsesa, e grande ammirazione, l'africa è sempre nei miei specchietti. Che classe Bobo! Veramente un dakariano!

Raggiungiamo l'asfalto con le ultime luci del giorno. Grandi pacche sulle spalle e strette di mano, i ragazzi sono stanchi ma hanno dei sorrisi a 120 denti che conosco bene. L'unico in sbattimento è giustamente Gianni. Arriviamo a Douz con il buio, riesco a sentire Aref e ad organizzare il tentativo di recupero con lui la mattina dopo. Preparo il tablet e lo lascio allo Spezza (decisamente il più tecnologico dei tre...).

In serata io e il Fox finiamo l'unica bottiglia di Braulio. La vita...

Maurizio

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