martedì 22 agosto 2017

16/08/2017 - Argirocastro


Arriviamo qui praticamente per cena, dopo l'ennesima giornata di corsa.
La dogana per rientrare in Albania è la solita noia, prima i controlli di polizia e poi la dogana... non finisce più. Passato il confine troviamo subito il campeggio grazie alle coordinate GPS presenti sulla guida.
La sera decidiamo di mangiare al ristorante del campeggio. Incontriamo Claudio, un ragazzo pugliese che lavora a Bologna, patito di speleologia. Sta girando l'Albania da solo in bicicletta... beviamo insieme qualche Rakya (grappa, penso si scriva così) mentre il proprietario del campeggio, un po' alticcio, si ostina a farmi vedere come dovrei addestrare Gus... fingo di dargli retta solo per cortesia...


Ci svegliamo e rifacciamo colazione con Claudio e chiaccheriamo con Paolo e Annalisa. Due simpatici ragazzi piacentini che girano l'Albania in auto e aircamping.
La mattina prevede un giro per Argirocastro... e io vengo incastrato da delle telefonate di lavoro. Forse la cosa non è così negativa perchè tanto per cambiare ci sono 36 gradi e fa caldissimo. Gus dimostra di non gradire...


Risaliamo in macchina bolliti e ci dirigiamop verso il "Blue Eye". Si perchè quello vero non è vicino a Tethi, ma proprio qui! Meno male perchè Laura per questa cosa se l'era un po' presa. Troviamo sto benedetto occhio blu e per qualce euro posteggiamo la macchina a pochi passi. C'è una ressa impressionante, tutti fanno il bagno. L'acqua è gelida e ci sono quasi 40 gradi. Ovviamente Gustavo non ci pensa nemmeno un secondo e si infila in acqua, tra lo sgomento di alcuni bagnanti che penso lo scambino per una tigre. Personalmente la cosa mi lascia nella più totale indifferenza, se le regole non ci sono, non ci sono per tutti!

Archiviata la pratica Blu Eye proseguiamo per Himare, dove vorremmo fermarci almeno due notti per recuperare un po' le energie... ma questa è un'altra storia

Maurizio

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