Ai più arguti di voi potrebbe ricordare la foto di Ksar Ghilane... Sempre di terme si parla, pero' il contesto e' profondamente diverso!
Ma andiamo con ordine, ripartiamo da Porsmork (che doveva essere un posto bellissimo... Ma che abbiamo lasciato un po' delusi, anche causa meteo) e percorriamo la F261 prima e la F210 poi. La strada in se non ha proprio nulla di difficile, e' praticamente una banale strada bianca. Niente blocchi e niente ridotte. Una pista molto ben battuta e tracciata, si fa con il GS in due senza nessun problema. Più facile che scendere alla saleccia, come i tratti più facili della via del sale. Il problema e' il meteo, oggi terribile. Vento teso, pioggia, temperatura inferiore ai 10 gradi. Temperature ideali per andare in moto! Il problema serio sono i guadi, qui non si scherza per niente. Ho pochissime foto e questo video fatto dalla Serre. Non riesco a includerlo direttamente nel blog, vi tocca cliccare sul link:
Pensate che non e' il peggiore, uno era talmente profondo che l'acqua e' arrivata a quasi un terzo del parabrezza!! Una follia! Questa e' la vera difficoltà dell'Islanda: i guadi! Sulla F210 e sulla F233 a nord dello Myrdalsjokul i guadi sono davvero profondi e lunghi, con il GS NON sono praticabili, a mio avviso. Sulla F208, tutto e' poi più facile ma la situazione per le moto e' comunque al limite, sempre a mio parere.
Lungo la strada incontriamo diversi escursionisti a piedi che camminano sotto la pioggia con un vento pazzesco. Massima stima, ma zero invidia.
I paesaggi variano continuamente con il passare dei km, cosi' come i colori... L'Islanda si conferma una terra di contraddizioni e di eccessi. I colori passano da un eccesso all'altro, e' quasi impossibile descrivere veramente quello che si vede. Anche il Marocco e' cosi, tutto cambia rapidamente e ti lascia a bocca aperta. Qui non ci sono i deserti africani, ma i contrasti sono forse più accesi e forti
Verso meta' strada attraversiamo un vero e proprio paesaggio lunare, sulla guida avevo letto che gli astronauti delle missioni Apollo erano venuti in Islanda ad allenarsi... Non si fa fatica a crederlo.
Qui si formano diversi allagamenti per la pioggia, lo Sgamba si accanisce sul gas mandando acqua e sabbia dappertutto sopra e intorno al Disco.
Finalmente ritorniamo sulla 208, troviamo un sacco di macchine di serie che provano i guadi. Francamente non sappiamo come facciano a uscirne indenni, anche lo Sgamba e' esterrefatto.
Finalmente arriviamo a Landmannalaugar, l'ultimo guado non e' da sottovalutare. Ovviamente per la profondità. Il campeggio e' semplicemente inesistente: una distesa di pietre con docce in comune, almeno riscaldate.
Per fortuna pero' c'e una bella pozza termale. L'acqua e' talmente calda che a volte si fa fatica a rimanerci dentro. Dopo un po' a bollire usciamo e ci lanciamo nel montaggio tenda sotto acqua a dirotto e con vento traverso... Per fortuna non e' la prima volta, ma che impresa! Ne usciamo bagnati fradici ma trionfanti.
Passeremo la sera in tenda tra un bicchiere di vino e una grappa. Grandissima Serre che non molla un colpo!!
Notte a tutti
Maurizio
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