Oggi lunga giornata di trasferimento, il programma originale prevedeva di andare ai fiordi occidentali, abbiamo pero' cambiato idea e ci dirigiamo all'interno verso l'Askya. Alla fine una giornata in macchina era già in programma. Partiamo sicuramente più asciutti della sera prima, ci voleva poco, e proseguiamo su asfalto lungo la A1 fino a prendere la pista F751, nel frattempo lo Sgamba fa asciugare gli scarponi e io e la Serre banniamo definitivamente la sua pessima musica dall'ascolto in auto.
Troviamo qualche facile guado e decidiamo di fare un po' di foto al Disco. Ci aspetta la pista 911, una delle più complesse di Islanda.
La 26 che stiamo percorrendo ora, e' descritta da alcuni come molto difficile... E' uno sterratone com delle pozze abbastanza ampie. Nulla che un qualsiasi fuoristrada di serie possa affrontare senza nessun patema d'animo!
L'Islanda ha quasi la varietà di paesaggi del Marocco, anche qui spesso dopo una curva il paesaggio cambia completamente. Non ci sono mezze misure, o e' tutto verde oppure sembra di stare sulla luna. La luce, soprattutto qui al nord, mi ricorda molto quella della Patagonia. E' tutto molto chiaro e in alcuni momenti e' persino difficile fare foto perché vengono sovraesposte.
Be' arriviamo all'inizio della F911 e la troviamo chiusa. Disastro!!! Cosa facciamo? Puntiamo sul lago Myvatn, 250 km più a nord. Qui parte una vera e propria prova speciale a opera del vostro e dello Sgamba per riuscire ad arrivare al lago ad un ora decente.
Ci arriveremo per le 21.30, belli bolliti. Troviamo un campeggio quasi decente e ci accampiamo. Mangiamo tutti e tre in tenda e la Serre dorme in macchina, c'e molto vento.
Io e lo Sgamba ci perdiamo nelle solite chiacchiere da fuoristradisti disadattati e facciamo le 4 abbondanti. Storica la sua esclamazione aprendo la tenda: ma cosa cavolo e' che fa tutta questa luce? Era solamente il sole, che qui si alza molto presto ;-)
Maurizio
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