domenica 12 gennaio 2014

11/01/2014 - TanTan Plage


Oggi sveglia di buon ora e prima colazione abbondante, mi aspettano 250km di sterro e non so che cosa troverò. Faccio il pieno (che non si sa mai) e via!
Passo il posto di blocco all'entrata di Smara dove ieri mi hanno tenuto 5 minuti per verificare minuziosamente la fiche... Son sempre io... Dopo una rapida occhiata al passaporto mi lasciano andare. Grazie alla traccia GPS di Paolo trovo quasi subito l'attacco della pista... Che perdo dopo 40 metri! Pazienza...
La traccia GPS e' chiara e si sovrappone a qualche cosa che anche la garmin world map conosce. Inizio a navigare a vista. Il terreno e' una hammada compatta, il GS ci sta sopra sobbalzando sui ciottoli più grossi. Se vado sopra i 30km/h la ruota anteriore alza sassi che finiscono diretti sul paracoppa facendo un casino pazzesco. Modero la velocità che tanto non sono buono...
Della pista zero tracce, vedo diversi segni del passaggio di auto ma nessuno va nella mia direzione. Il terreno non e' difficile pero' speravo in una pista segnalata, non credevo di dover procedere cosi a vista. La situazione non mi lascia tranquillo. Proseguo attraversando uno oued, anche piuttosto ampio. 
Per fortuna ha piovuto e la sabbia e' abbastanza compatta, ne esco con relativa facilita. Ogni tanto spengo il motore, il silenzio e' assoluto. Le orecchie fischiano e quasi gira la testa... Non mi sono addentrato molto nel deserto ma la solitudine qui e' assoluta, non si sente niente! E' dai tempi della Scozia che non "sentivo" un silenzio simile. Il pensiero corre a quando da queste parti passava IL Rally, come lo chiamano qui. La Parigi Dakar, di cui questa pista e' un retaggio. Non posso fare a meno di pensare anche a un mio conterraneo, Manuel Rumi, che nel deserto dell'Algeria e' andato incontro al suo destino, in circostanze ancora oggi non del tutto chiare. Il Tazza mi aveva prestato un libro scritto dal papà di Manuel che pero' non ho finito di leggere. Quando torno a casa...



Procedo ancora per qualche km e risalgo una collina, dall'altra parte sabbia... Sul crinale rocce taglienti... Non ho paura di cadere, ho paura di tagliare una gomma o di insabbiarmi! Non sarebbero veramente dei casini... Solo che non ho voglia di passare due giorni a Smara per uscire da un possibile guaio simile. Sicuramente la pista deve essere qui da qualche parte pero' io non riesco a seguirla per mancanza di esperienza... Pero' non me la sento di continuare cosi' per altri 240km... E' un rischio troppo grosso per me. Mi manca l'esperienza, la moto adatta... E anche la presenza di un compagno con cui affrontare la cosa. La libertà ha un prezzo che a volte va pagato... Con l'HP2 e gomme desert avrei proseguito, me la sarei sentita. E' questo e' l'esatto motivo per cui non vengo in Africa con l'HP2.
A malincuore giro i tacchi e ritorno verso Smara.


Ritorno su asfalto e punto su TanTan con un umore tetro. Non guardo nulla, rimugino soltanto tra me e me. A volte la mancanza di esperienza e' un grosso ostacolo... Questa volta e' una di quelle. Mi fermo per fare una foto sotto una cavolo porta della città, facendo inversione in sterro mi si chiude l'anteriore e mi ritrovo in terra. Nemmeno un graffio ne per me ne per la moto... Nel frattempo pero' finisco le bestemmie.


Arrivo a TanTan Plage verso le 13. Oggi penso di fare del bucato e magari qualche filmato. Mangio un panino in piazza e sento una moto arrivare... Penso sia qualche tedesco o francese con una moto da 
deserto preparata. Finisco il panino e vado a vedere. Mi presento in inglese all'ignaro motociclista e viene fuori che e' italiano. Vito da Biella, un cavallo assoluto! Un Cinghiale di classe cristallina! Si muove da solo per piste con una Yamaha 600 preparata in modo pazzesco! 60 litri di serbatoio! Ex Dakar privati!!! una follia.


10 minuti dopo sono a "La Punta", fine di uno spiaggione pazzesco dove il nostro ha piantato la sua tenda, altri 4 minuti e pianto anche la mia.
Nel pomeriggio mi accompagna a fare un giro in moto lungo la scogliera. La differenza di manico e' a dir poco evidente... Ovviamente Vito l'Africa l'ha girata molto più di me! Ciliegina sulla torta una epica Tunisi-Dakar... Una roba che non mi so nemmeno immaginare!
Due anni fa e' stato a Chinguetti e ha dormito alla Rose de Sable... Il mondo e' piccolo...



Facciamo due compere in paese e passiamo la serata a chiacchierare del più e del meno fino alle 23... Spettacolare. E' il momento di giocarsi il jolly e cosi do fondo alle ultime gocce di grappa, rimaste dalla "cena di Natale" con Pascal. Regalo a Vito la mia copia di "One Man Caravan" il piu bel libro di viaggi in moto che io abbia mai letto. Lui rimarra' in marocco ancora qualche mese... Un po' di compagnia non gli dara' fastidio.
Adesso sono in tenda col rumore della risacca a 50 metri da me. Mi faccio una russata da manuale! 

Notte a tutti

Maurizio



2 commenti:

  1. Più ti conosco e più apprezzo i cinghiali. Sei un grande

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  2. Wildoats forever! Grande Mao. Un post più bello dell'altro.

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