venerdì 10 gennaio 2014

Dettagli di viaggio - Il campo



Stasera ho un po' di tempo, quindi inauguro inizio una serie di post per descrivere un po' il viaggio in generale. Oggi vi tedio con il campo, ovvero la tenda e tutto quello che ci va dietro.

Chi mi conosce sa che l'essere ordinato non e' esattamente tra le mie virtù... Per usare un eufemismo. E qui in tenda, dato che non aspetto visite, do francamente il peggio di me.

Preferisco dormire in tenda per una serie di motivi. Primo perché mi piace, mi e' sempre piaciuto. E' una sistemazione essenziale ma a cui non manca nulla. Dal mio punto di vista almeno... Be' se il materassino non si sgonfiasse sarebbe anche meglio, ma tutto dalla vita non si può avere. Lo trovo inoltre più sicuro che dormire in albergo; senz'altro per il GS che e' qui a 2 metri da me. E poi fidatevi, meglio la propria tenda che un albergo di terz'ordine... Inoltre in campeggio si fanno un sacco di incontri interessanti! Tipo la ragazza russa (siberiana per la precisione) incontrata oggi! Peccato che sia già stata arpionata da un motociclista portoghese mentre io ero a Dakhla a fare la spesa... Maledetti portoghesi! ;-)

Torniamo a noi. Quando arrivo in campeggio cerco un posto pianeggiante, riparato dal vento e che abbia il sole al mattino. Dato l'infallibile istinto di sopravvivenza e orientamento del vostro finisco 9 su 10 su una rupe scoscesa esposta a nord. Impeccabile.

Piazzo il GS e inizio a scaricare tenda, pali, picchetti e martello. Il primo che mi dice che il martello non serve e che i picchetti entrano con le mani lo porto a Dakhla o a TanTan Boujador e glieli faccio mettere in terra a testate. Oltretutto con un martello i picchetti non si piegano, provate con un sasso e vedrete il risultato. Fondamentali i picchetti sia da terra che da sabbia, quelli da sabbia vanno bene anche per la neve ;-). Per quelli da terra io uso dei picchetti che sono di fatto dei grossi chiodi lunghi una spanna, con saldato un piccolo pezzo di ferro a T. Costano nulla e durano una vita, alcuni dei miei hanno vent'anni, residuati bellici di mille gite in kayak e delle vacanze del liceo all'Elba e al Giglio. Forse all'ora non arrivavo nemmeno agli 80kg... Oggi sono dispersivo.

Quindi piazzo il GS e mi accingo a montare la tenda. La mia e' una mistral 2 di Bertoni, con pali in alluminio. Non e' una tenda che sta in piedi completamente da sola, per il telo esterno ci vanno 4 picchetti aggiuntivi, pero' non e' male. Già testata sia al Treffen che in Grecia con 30 gradi. Si difende bene e tiene anche l'acqua.
Non e' spaziosissima pero' in due ci si dorme decentemente, e poi tanto le ragazze in tenda non ci vengono, quindi problema risolto. Per la verità nemmeno mai presentatosi... Ma questo e' un altro paio di maniche.

Una volta montata la tenda (per la mia sono necessari 8 picchetti di numero, se montate solo il telo interno i picchetti potete anche fare a meno di metterli) inizio a gonfiare il materassino. Quello bucato che poi si sgonfia... Maledetto. Me lo gonfio a fiato perché una pompa occupa spazio, e poi e' solo una questione di tempo. Vi mettete li con calma e ce la fate di sicuro. Tutte le volte questa operazione suscita l'ilarità di qualcuno, ma a me... Come avrete intuito... Frega il giusto.

Allora, la tenda in oggetto e' simmetrica, due aperture con due absidi. Nell'abside posteriore va la sacca nera ktm che sta normalmente al posto del passeggero. Nell'abside davanti a sinistra dell'entrata ci vanno gli stivali, che per motivi di sopravvivenza stanno all'esterno, la custodia della tenda, quella dei pali e i picchetti inutilizzati. Ovviamente anche il martello.

All'interno, dove a operazione finita sembra sia esplosa una bomba, sul lato opposto all'entrata utilizzata va il materassino. Entrando a destra casco e borsa da serbatoio, che uso anche come ripiano dove appoggiare l'ipad quando scrivo; come in questo momento.

Entrando a sinistra, ordinatamente accatastati, ci sono giacca, pantaloni della tuta, Camel back e paraschiena. Potete star certi che qualsiasi cosa cerchiate nella tuta sarà esattamente nella tasca sotto a tutto. Subito a sinistra dell'entrata c'e il mio zaino invicta (quello verde del liceo) con i vestiti. Un disastro di dimensioni termonucleari, in cui pero' io trovo tutto! Soprattutto e' praticamente impossibile perdere qualche cosa, tutto quello che fuoriesce dalle tasche rimane in tenda. La mattina quando smontate, per addormentati che sarete, non potete non rinvenirlo sul fondo della tenda stessa.



La mattina appena sveglio la prima cosa da fare e' togliere il tappo del materassino, ci rimango sdraiato sopra fino a quando non si sgonfia. Questo lo facevo quando il materassino rimaneva gonfio durante la notte, adesso questo passaggio lo salto. Poi mi vesto e inizio a riportare ordine nel caos.

Una volta che la tenda e' vuota lascio montati i pali con il telo interno e capovolgo tutto. Se avete dimenticato dentro qualche cosa cade fuori... Lui e tutte le porcherie che sono rimaste in tenda. Se fate campeggio in un posto sabbioso, ad esempio, per quanto possiate essere stati attenti porterete dentro non poca sabbia... Almeno cosi il grosso lo levate...

Perfettamente conscio che del mio stare in tenda non gliene freghi niente a nessuno concludo e vado a scrivere il post di oggi.

Maurizio

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