mercoledì 22 gennaio 2014

21/01/2014 - Porto


Bene, stamattina dovevo partire presto, e invece faccio tardi come al solito! Di sicuro non puntare la sveglia non aiuta. Ci metto una vita a caricare la moto, tutte le volte e' un trasloco, stando attento a dove lascio le cose prima che finiscano sul GS... Un lavoraccio. Va be', alla fine dopo una abbondante colazione riesco a mettermi in moto. Punto il GPS su un albergo trovato su booking eee... Sorpresa! I km non sono 700 come pensavo! Ma ben 919! Oggi tappone dolomitico! Cheppalle... Va be', non e' che avessi grossi impegni...
I primi km volano, guidare in Europa e' tutto un altro mondo. Autostrade ben fatte, traffico ordinato, regole rispettate e... Da rispettare. Mi rendo conto di avere ancora una condotta africana dalle occhiatacce di automobilisti e passanti. Non tanto per la velocità, tanto per l'istinto da slalomista che ormai e' parte di me. Senza contare che il mio concetto di sede stradale ormai si estende ad aiuole, marciapiedi e qualsiasi cosa su cui il GS riesca a passare. Ok devo smetterla... Va bene.

Inizio a riesumare ogni disco dell'iPhone, va bene tutto pur di uccidere la noia e i km. Io ho un mio motto "c'e solo un modo per fare i km: farli!" . Banale ma vero. 140km/h e soste ogni 400km. Cosi faccio anche oggi. 
Alla partenza ci sono 15 gradi, la temperatura scenderà a 12 a Porto. Un ottima media...
I primi 500 km sono con tempo buono. Qua e la faccio qualche foto




Le autostrade portoghesi sono carissime e quindi deserte. Pazienza per i soldi, i km volano senza fatica.
Dopo i primi 500 inizia a piovere. Tra uno scroscio e l'altro smetterà a Porto. Arriverò bagnato come al solito. Da domani antiacqua di rigore!


Non parto con il serbatoio pieno e quindi mi fermo un ultima volta a 200 km dall'arrivo, un motociclista portoghese (in macchina) si ferma a chiedermi come va. Ha una R1150R, mi chiede da dove arrivo e dove vado. Si fa ripetere due volte il giro, lo spiega ai suoi amici e poi mi fanno tutti i complimenti, guardandomi come un alieno! Uno mi saluta dicendomi "italiano vero!". Sig. Cotugno, non so se mai leggera' questo blog, sappia comunque che la sua canzone e' veramente famosa in tutto il mondo. Anche in Senegal in diversi mi facevano questa battuta....... Va be'. La comprerò su iTunes da far sentire alle prossime guardie di frontiera :-).
Arrivo a Porto un po' svogliato. Piove e della città bellissima che ricordavo non riconosco quasi nulla. Quasi quasi mi ributto in autostrada... Ma no non ha senso. Decido di fermarmi ugualmente. L'unica cosa che ricordavo benissimo e' la serie di sensi unici, che rendono la guida per uno straniero un vero disastro! Pazienza, dopo un po' di giri a vuoto trovo l'albergo che cercavo. Costa poco più di quello di ieri e proprio non c'e paragone. Sono tornato davvero nella civiltà!
Piazzo il riscaldamento su 30 gradi, stendo le cose ad asciugare ed esco a mangiare. Vado in un ristorante bellissimo non lontano dall'albergo (piove) dove si mangia bene, hanno birra vera (una Santa media non la bevevo da quando ero in Italia!) e un pianista suona dal vivo. Atmosfera bellissima e gran mangiata! Per uno che arriva dall'africa speso una fortuna... La solita cifra che si spende a mangiare in Europa :-). Poi vi lascio i riferimenti del posto. Stra consigliato!!

Domani giro veloce a caccia di calamite e poi via verso A Coruna! (con l'antiacqua stavolta ;-) )

Maurizio

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